I LIBRI SALVERANNO IL MONDO...E ANCHE SIENA

News inserita il 29-09-2023 - Attualità Siena

Bisogna mantenere vivo il ricordo delle cose che furono e che non sono più

Ray Bradbury, in “Fahrenheit 451”, ce lo aveva detto che il futuro potrebbe essere un posto strano, tanto che nel suo fantastico ed immaginario romanzo, concepito nel 1953, immaginava una società in cui era reato possedere i libri; e i pompieri, anziché spegnere gli incendi, li appiccavano alle pubblicazioni esistenti.

Il titolo del libro deriva esattamente dal punto di combustione della carta, misurato in gradi fahrenheit; dette origine successivamente al film omonimo per la regia di Francois Truffaut, ed è titolo ispiratore di una attuale trasmissione di Rai Radio3 in cui si parla appunto di cultura e di libri introvabili.

La traccia che ci ha lasciato non è indifferente, perché quello che oggi succede nella quotidianità, attraverso i social ci fa intravedere piattaforme dove non è possibile esprimere la propria opinione, anche con educazione, qualora questa opinione non rispetti la linea consueta dell'idea di un solo tipo di mondo che qualcuno ha concepito per noi.

Il dissentire provoca censura, come che la piattaforma utilizzata fosse anche l'editore...

Ecco che parlare di intelligenza artificiale ci fa un po' ridere, in quanto esiste solo un'intelligenza politica, atta neppure ad agire nell'ombra ma in maniera piuttosto palese, onde non far pensare più ad ogni qualsivoglia tipo di complotto.

Crediamo sia un bene che esistano ancora molte librerie su Siena accompagnate da Biblioteca comunale e circoli culturali vari.

Crediamo anche che i libri salveranno il mondo ma che gli stessi potrebbero un giorno essere in pericolo: più ignoranza c'è in giro, meglio è per chi vuole azzerare le capacità di riflessione.

Una città, la nostra, che campa di tramandamento orale ma che per certe regole di vita e storia paliesca deve anche attenersi a dei testi antichi per non dimenticare le proprie origini.

Eppure c'è chi ha voluto rappresentare la nostra città anche a livello romanzesco, facendo scattare nella testa di un autore come Ken Follett una citazione per Siena (che troviamo in uno dei suoi più noti romanzi quale “Mondo senza fine”, il seguito de “I pilastri della terra”)...allora siamo famosi anche oltre Manica?

Oppure come dimenticare il ricorrente quarantennale dalla sua pubblicazione (1983) de “Il palio delle contrade morte” di Fruttero e Lucentini? Questa la narrazione: è stato il temporale o è stata la sorte a far imboccare la strada sbagliata all’avvocato Maggioni e a sua moglie? I due si ritrovano in un’antica villa sui colli senesi, abitata da personaggi fuori dal tempo e decisamente inquietanti. Come è inquietante la morte di un fantino, ospite nella stessa villa, tre giorni prima del Palio. I coniugi Maggioni, loro malgrado, si ritrovano testimoni di una vicenda oscura e prodigiosa. Fruttero & Lucentini, scrittori colti e al tempo stesso popolari, dimostrano che gli spettri non esistono soltanto nei brumosi manieri scozzesi.

Ringraziamo i due grandi autori che furono, loro già ci immaginavano come ectoplasmi.

In questo caleidoscopio spazio/temporale, osiamo dire che nei libri è contenuta la memoria del mondo e quindi anche di Siena o di una sua rappresentazione onirica.

Bisogna mantenere vivo il ricordo delle cose che furono e che non sono più.

Forse un giorno le troveremo scritte in un libro, un libro usato, venduto nel futuro, in una remota bancarella di paese, buttato lì a tre euro, dove un signore si degnerà di comprarlo per la sete di curiosità e allora scoprirà le cose che succedevano un tempo... in un tempo molto lontano!!!

Simone Benvenuti 

 

 

 

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