MENS SANA VS CAGLIARI, C'ERA UNA VOLTA IN VIALE SCLAVO

News inserita il 16-11-2017 - Mens sana Basket

La squadra isolana negò ai biancoverdi la promozione in A nel 1972, poi fu "testimonial" della prima uscita nel nuovo palasport

Dici Cagliari e tornano alla mente tante vecchie storie. Tocca sfogliare il libro dei ricordi per rimetterle in ordine, ma è un piacere farlo e respirare l’atmosfera di un basket, anzi una pallacanestro, oggi rintracciabile solo alla voce “c’era una volta”.

Premessa, la Dinamo Academy Cagliari che arriverà a Siena è una società senza radici nel passato. Per partecipare all’A2 ha acquistato i diritti di Ferentino: non è insomma figlia, neppure nipote, di quell’Olimpia Cagliari che mezzo secolo fa passava da queste parti ed è solo cugina, acquisita, dell’Esperia Cagliari, transitata in viale Sclavo negli anni Ottanta e apparentatasi a fine giugno con questa nuova società, per questioni soprattutto logistiche.

Come se non bastasse quel nome, Dinamo, che ne chiarisce la natura di società satellite creata dalla Dinamo Sassari, un po’ come succede oltreoceano per le franchigie Nba che mandano a maturare giocatori nelle “controllate” in D League: il campanile, però, non abita sotto canestro, se è vero che i suoi 1000/1500 spettatori al sabato sera sotto la cupola del PalaPirastu la Pasta Cellino se li sta coltivando, anche con prospettive di incremento.

L’Olimpia Cagliari, torniamo indietro di 45 anni, è l’incubo che si materializza in una domenica mattina del 1972 al vecchio Dodecaedro. Alla Mens Sana basta vincere quella partita, che si gioca alle 11, per conquistare una storica promozione in serie A: è sopra di un punto a pochi secondi dalla fine, ma prima Piero Franceschini fa 0 su 2 ai tiri liberi, poi l’ex azzurro Sandro Spinetti (Andrea, suo figlio, giocherà a Siena vent’anni dopo) butta dentro da oltre metà campo un tiro impossibile che decreta il successo dei sardi e manda i biancoverdi allo spareggio contro la Gamma Varese, perduto nella “bella” di Bologna. Da una vita, Ezio Cardaioli racconta di non aver dormito per giorni e giorni, ripensando a quel canestro di Spinetti.

Cagliari, comunque, è anche la prima vittima della Mens Sana una volta approdata in serie A. Arriva al vecchio palazzetto, dove non entra uno spillo, con una fiammante divisa rossa targata Brill, la allena il maestro livornese Otello Formigli, schiera John Sutter, un 2.04 dal trentello facile: domenica 18 novembre 1973, terza giornata di campionato, Sapori Siena-Brill finisce 86-74 e per il gigante Enrico Bovone (che ne mette 31) ed i suoi compagni sarà il primo mattoncino sul quale costruire la permanenza in categoria. Il ricordo più nitido legato al passaggio del quintetto isolano in terra senese è però quello del 24 ottobre 1976, data di inaugurazione del palasport che ancora oggi ospita le gare casalinghe dei mensanini, allora un impianto all’avanguardia oggi una struttura che mostra più di un limite, ma questa è un’altra storia: un’ora e mezza prima della partita, a far festa, ci sono seimila tifosi, le autorità, i paggi delle Contrade, anche il maestro Sforzi col coro Intonati e Stonati, poi è battaglia, durissima, vinta 78-77 dopo un tempo supplementare con 20 punti dell’enfant du pays Fabio Giustarini e, dall’altra parte, i soliti 30 di Sutter.

Dieci anni dopo è di scena un’altra Cagliari. Si chiama Esperia, ha la maglia granata, e sbattaglia assieme alla Mens Sana in una serie B che oggi, per la qualità degli italiani, varrebbe comodamente un’A2 di alto livello, forse anche qualcosa in più, nessuno si senta offeso ma è così. In campo è sfida, pazzesca, fra il “doge” Lorenzo Carraro, arrivato a Siena per chiudere una grande carriera (Venezia, Caserta e anche 99 presenze in Nazionale) e Sandro Goti, pratese cresciuto nella Virtus Bologna e sceso fra i cadetti dopo aver contribuito ai miracoli dell’Otc Livorno: Carraro scrive 38, Goti 40 ma a vincere è la Mens Sana, 102-96.

Sarebbe da rivivere, e raccontare, anche una trasferta a Cagliari nel 1990, vinta al supplementare con in campo Maurizio Lasi a dirigere gli junior Frosini, Braccagni, Aprea e Di Giuseppe (tutti gli altri erano fuori per raggiunto limite di falli). Ci sarà tempo per farlo, quando la Soundreef, a fine febbraio, volerà in Sardegna.

Matteo Tasso - Il corriere di Siena 16/11/2017

 

 

 

Galleria Fotografica

Web tv