MENS SANA AI PLAYOFF, MA GIORGI GUARDA AVANTI: "ATTENZIONE A SAN VINCENZO"

News inserita il 21-03-2024 - Mens sana Basket

L'esterno ha il compito di mantenere alta l'intensità quando i titolari riprendono fiato: "Mi trovo bene, serve per fare esperienza"

Nelle rotazioni biancoverdi, Alberto Giorgi occupa un ruolo non semplice da interpretare. Tocca a lui tenere alta l’intensità nei momenti in cui gli esterni (Tognazzi e Puccioni, soprattutto) riprendono fiato, cercando di mettere pressione in difesa e prendendosi qualche tiro da fuori, specialità della casa che in qualche circostanza lo ha visto protagonista (ad esempio contro Pontedera, quando sono stati i suoi canestri a rimettere in carreggiata una Mens Sana partita col freno a mano tirato) e che lo fa apprezzare da coach Betti, oltre che dal pubblico del PalaEstra.
Classe 2002, studi avviati in ingegneria gestionale, senese e mensanino purosangue, il numero 8 in maglia Note di Siena fa parte di quella “nidiata” (Edoardo Pannini ne è l’esempio assoluto, ma anche lui può vantare una cinquantina di presenze in prima squadra, dal 2019 a oggi) che con la ripartenza dai Dilettanti ha dato un contributo a riaccendere l’interesse sulle vicende di viale Sclavo. “Ricordo molto bene quella prima partita nel campionato di Promozione qualche anno fa – dice Giorgi -, entrare in campo e trovarsi a giocare con mille persone sugli spalti fu fantastico, ma anche molto complesso.

Ripensandoci, gestire la tensione in quei momenti fu particolarmente difficile”.
Con qualche anno in più di esperienza, quello “choc” si riesce a gestire meglio?
“L’abitudine non è mai troppa, l’emozione è sempre tanta quando alzi gli occhi e vedi tutta quella gente che tifa per noi. È uno stimolo in più a stare sul pezzo, quest’anno poi il seguito è anche cresciuto, al palasport e in trasferta vengono a sostenerci in tanti: i tifosi sono un fattore fondamentale, averli presenti e vicini è di grande aiuto”.
La matematica dice che siete già certi di fare i playoff. Sensazioni?
“Non ce lo aspettavamo a inizio stagione, ovviamente siamo molto soddisfatti, però indipendentemente da quello che dice la matematica noi dobbiamo continuare a vivere il nostro quotidiano come abbiamo fatto sempre durante l’annata. L’obiettivo è allenarsi bene in settimana e provare a vincere tutte le partite fino alla fine del girone: vedremo a quel punto dove saremo e che prospettive ci saranno”.
Tutta questa differenza di valori rispetto all’altro girone, se si esclude il Costone, non si è vista…
“Sulla carta le nostre avversarie rimangono più forti di noi, ciò che però è importante è la dimostrazione che stiamo dando di essere in grado di combattere alla pari. La Mens Sana scende in campo sempre con l’obiettivo di fare il meglio possibile, di dare tutto, alla fine ciò che conta è il risultato del campo e non quanto si è speso per allestire una squadra”.
E il Costone? È davvero inarrivabile?
“Il Costone è più forte, perché ha giocatori di qualità ed esperienza. La palla però è tonda, quando si scende in campo niente è scontato". 
Essere utilizzato per pochi minuti e tenere alta l’intensità quanto è complesso?
“Devo farmi trovare pronto, devo dare energia in allenamento, sostituire i compagni e far prendere loro fiato in partita mantenendo sempre alta l’asticella. Mi trovo bene anche se è un ruolo nuovo, dato che lo scorso anno avevo un minutaggio superiore e più spazi, lo sto prendendo come un anno che serve ad accrescere la mia esperienza, sono contento di come sto lavorando e della gestione”.
Lo spirito di gruppo aiuta?
“Questo è un gruppo veramente bello, ci siamo trovati bene da subito, probabilmente anche perché siamo tutti ragazzi molto giovani e anche fuori dal campo si riesce a stare bene assieme. Credo che questo aspetto sia fondamentale per trasmettere ciò che siamo anche sul campo e riuscire a giocarcela contro squadre più forti”.
È tornato in biancoverde dopo l’esperienza a Certaldo…
“La prima fuori da casa in tutto e per tutto, perché nelle due stagioni a Sinalunga continuavo a far parte del gruppo Mens Sana. Sensazione strana anche solo il fatto di allenarsi lontano dal PalaEstra, però una buona annata, ho dimostrato a me stesso di poter essere un giocatore competitivo: credo di essere cresciuto molto in termini di personalità e responsabilità, in campo e fuori”.
A proposito di percorso di crescita, Alberto Giorgi e questa Mens Sana lo hanno fatto assieme?
“Qui ho fatto le giovanili e sono arrivato in prima squadra a 18 anni, Dalla Promozione alla serie C è stato un bel percorso di crescita personale, che spero prosegua”.
Quel campionato di Promozione non vinto, causa Covid, brucia ancora un po’?
“Lo avremmo vinto, è vero. Sicuramente un po’ di rammarico c’è stato e c’è, ma non possiamo farci nulla, è andata così”.
Giusto, meglio guardare all’oggi. Anzi a domenica, quando arriverà a farvi visita un San Vincenzo che avete già battuto…
“Partita assolutamente da non sottovalutare, loro sono molto forti, possono accendersi da un momento all’altro e crearti complicazioni. La vittoria dell’andata è stata un gran bel risultato, ma è il passato, domenica servirà attenzione da quando gli arbitri alzeranno la palla a due fino alla sirena del 40’”.
Matteo Tasso

Foto Il Biancoverde

 

 

 

Galleria Fotografica

Web tv