MENS SANA: SQUADRA (QUASI) FATTA, SOCIETÀ IN ALTO MARE

News inserita il 08-08-2016 - Mens sana Basket

Nessuna novità su presidenza e consiglio d'amministrazione biancoverdi. A pochi giorni dal raduno, c'è preoccupazione fra i tifosi.

Squadra fatta, o quasi, società ancora in alto mare. Un complicato gioco di equilibri ed incastri, che evidentemente non si trovano né vanno al loro posto, costringe l’ambiente-Mens Sana a convivere con una situazione surreale, nella quale la parte sportiva ha recuperato il gap iniziale legato alla riuscita operazione di salvataggio del club (successo principalmente di popolo, lo si è detto più volte ed è bene ribadirlo, perché senza le centinaia di migliaia di euro uscite dalle tasche dei tifosi, oggi saremmo a giocare a carte sotto l’ombrellone e senza alcuna prospettiva di divertimento invernale) ed in appena tre settimane ha dotato viale Sclavo di un coach, Giulio Griccioli, e di sette nuovi giocatori (l’ottavo sarà ufficializzato a breve e chiuderà il cerchio), mentre quella dirigenziale rimane tutta da comporre, con l’aggravante dei tredici giorni già trascorsi dalla “salita sull’Aventino” di Fabio Bruttini che non ha ancora messo in moto, almeno ufficialmente, la reazione a catena auspicata per mettere a regime il nuovo azionista di maggioranza del sodalizio mensanino.

Ad oggi la reggenza della Mens Sana Basket 1871 ssdrl, chiamiamola per una volta col suo nome per esteso, è nelle mani del cda che ne ha portato a compimento la stagione 2015/16 e chiuso il conto economico al 31.12.2015. Un cda in parte ancora legato alle nomine fatte dalla polisportiva Mens Sana 1871 nell’estate scorsa ed in parte sottoposto al restyling effettuato, a marzo, da IotifoMensSana: entrambe situazioni superate, se è vero che la “casa madre” si è progressivamente chiamata fuori scendendo prima al 20%, poi al 12% e infine al 10% di proprietà delle quote societarie e che l’associazione dei tifosi, dal 70% acquisito a fine inverno, è passata a detenere il 20%.

Emblematica di una società che, organigramma alla mano, si trova gestita dai soci di minoranza, la figura del suo presidente, Lorenzo Marruganti. Non avrebbe dovuto esserlo, presidente, già alla nomina del settembre del 2015 (quando la polisportiva, non trovando altre soluzioni, ne snaturò il compito solamente di direttore sportivo aggiungendovi il peso della parte amministrativa), si è ritrovato ad esserlo, presidente, sia all’indomani dell’annunciato disavanzo di oltre 300 mila euro nelle casse sociali che ne aveva provocato le dimissioni, sia nei giorni successivi la definitiva ristrutturazione che ha portato il consorzio Basket e Sport Siena ad acquisire il 52% del club: questione di giorni, si continua a ripetere da mesi, eppure Marruganti, obtorto collo, è costretto a rimanere a capo di un cda che, come lui, è in scadenza, anzi è scaduto, ma al quale viene rinnovata la fiducia in attesa che il suddetto complicato gioco di equilibri ed incastri, in seno al consorzio, abbia fine.

Bisognerà molto probabilmente far passare Ferragosto, prima di comprendere eventuali sviluppi. Si può concordare sul fatto che la fretta possa essere cattiva consigliera, più che mai in una start-up laboriosa, anzi complicata, come quella di Basket e Sport Siena, però presentarsi al raduno della squadra (indicativamente qualche giorno dopo il Palio) senza un nuovo presidente ed un nuovo consiglio d'amministrazione pare controproducente per tutto l'ambiente. E non solo a livello di immagine. Intanto chi è in società sta lavorando con passione, questo è fuori dubbio, ma in che modo, per conto di chi e con quale e quanta copertura dietro le spalle stia facendolo (ad esempio sulla cruciale questione del main sponsor, che ormai manca da un anno esatto) è un punto di domanda più che legittimo da porsi, considerato che né il consorzio, né l’associazione (al di fuori delle proprie assemblee) hanno fin qui brillato in termini comunicativi. I tifosi, quelli organizzati, hanno iniziato a rumoreggiare ma il vero rischio che l’ambiente Mens Sana sta correndo è quello di un progressivo affievolimento della passione, calpestata selvaggiamente dai reati e dal fallimento del 2014 e messa nuovamente a dura prova dai guai del 2016.

Matteo Tasso - Foto Mens Sana Basket 1871

 

 

 

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