MENS SANA: ARRIVANO MASCOLO E LA FORTITUDO, NON ARRIVA LO SPONSOR

News inserita il 20-12-2016 - Mens sana Basket

Giovedì al palasport amichevole di lusso contro un'avversaria storica. Intanto la Fip ha confermato la revoca dei titoli biancoverdi

Arriva la Fortitudo. Leggerlo o sentirlo dire fa sempre una certa impressione, anche se quella di giovedì sera al palasport sarà solo una partita per tenersi in forma: sul parquet, perché diciotto giorni senza gare ed un giocatore nuovo da inserire nelle rotazioni necessitano di uno “stacco” alla monotonia degli allenamenti quotidiani, ma anche in tribuna, perché dover aspettare l’11 gennaio per rivedere una partita a Siena (procura federale permettendo…a proposito, proprio la Fortitudo se la cavò con 2 mila euro di multa, a marzo, per il lancio di una sedia sul campo di Ravenna da parte dei suoi tifosi) è un’attesa interminabile che neppure il clima delle imminenti Festività riesce a spezzare. Non ci saranno l’atmosfera e i numeri dei tempi d’oro, i 9600 spettatori che accompagnarono il primo scudetto nel 2004 sono un ricordo pazzesco ed incancellabile per chi c’era, tantomeno quello di tempi un po’ più “ruspanti”, nel 1995 da Bologna arrivarono in mille e riempirono una curva intera (si potrebbe anche aprire il capitolo delle nostre trasferte oceaniche a Piazzale Azzarita negli anni Settanta, ma andremmo lunghi e perderemmo il filo), però è pur sempre Mens Sana contro Fortitudo e un pizzico di adrenalina non mancherà, almeno all’ingresso in campo delle squadre.

Non è ancora arrivato il main sponsor (per gli amanti della statistica, il dato dei giorni trascorsi senza un logo bene in vista sulla maglia è aggiornato: siamo a quota 554), non è dato sapere se e quando arriverà, non si può nascondere una certa, forte preoccupazione se questo stato di cose dovesse protrarsi ben oltre le prime settimane del 2017.

In attesa di vedere i numeri della relazione semestrale, che per definizione è un bilancio intermedio e quindi una fotografia parziale (seppur indicativa e, in prospettiva, indirizzante), l’ingaggio di Bruno Mascolo mostra quantomeno la volontà da parte della Mens Sana, intesa come società, di garantire un’alternativa al lavoro di Giulio Griccioli e del suo staff (del quale forse bisognerebbe parlare un po’ più spesso) nel momento in cui il crac del ginocchio destro di Cappelletti ha fatto registrare un “meno quattro” nelle quotazioni della squadra biancoverde. Il giovane playmaker stabiese è arrivato in prestito (da Torino), e questo di sicuro abbatte i costi di un’operazione altrimenti meno abbordabile: insomma qualche euro in più del previsto dalle casse del club è uscito, ma era l’unico modo per sperare di rimettere in piedi gli equilibri della squadra, darle la possibilità di tornare a vincere e quindi renderla appetibile a chi la domenica deve decidere tra andare a vedere il basket (pagando il biglietto) o fare altro. Perché purtroppo, senza avere le spalle coperte dal main sponsor, anche un centinaio di tagliandi, in più o in meno, staccati al botteghino fanno la differenza.   

L’atto d’imperio col quale la Fip ha revocato i titoli biancoverdi del 2012 e quelli del 2013, trova conferma nella sentenza di appello pronunciata dagli stessi ambienti federali, i quali certo non potevano smentire se stessi, lunedì pomeriggio. Sull’albo d’oro del basket italiano due scudetti, altrettante coppe Italia ed una supercoppa figureranno come “non assegnati” se non dovessero arrivare sentenze opposte dal Coni o dal Tar (i successivi gradi di giudizio), poi ci sono anche le questioni personali di chi come Ferdinando Minucci si è visto confermare la radiazione da qualsiasi attività collegabile alla Federbasket (Olga Finetti e Paola Serpi hanno avuto uno sconto di pena che potrebbe portarle entrambe a rientrare in scena sul versante basket, se mai ne saranno interessate e se qualcuno si interesserà al loro operato, a fine 2019) o di Cesare Lazzeroni e Luca Anselmi, che rimangono inibiti per tre anni. Per le motivazioni, che non si discosteranno da quelle emesse in primo grado, bisognerà attendere fine mese, al massimo l’inizio di gennaio. Dopo di che tutto può cambiare (a cominciare dall’ammissione al dibattimento della Polisportiva e della Mens Sana Basket 1871), oppure rimanere inalterato, fermo restando il nodo centrale della questione e cioè che il vero imputato, la Mens Sana Basket, non poteva difendersi due mesi fa, non può difendersi oggi, non potrà difendersi nel 2017. Quanto al fatto che a tenere (parzialmente) aperta la partita saranno i ricorsi di chi nei confronti della Mens Sana Basket ha firmato una vera e propria sentenza di morte…agli zoppi calci negli stinchi, recita un vecchio adagio.

 

Matteo Tasso

Nella foto d’archivio, David Vanterpool contrastato da Stefano Mancinelli durante la finale scudetto del 2004

 

 

 

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