MENS SANA, ANCORA TANTE NUBI SUL CIELO BIANCOVERDE

News inserita il 14-09-2016 - Mens sana Basket

Dopo la nomina di Andrea Viviani a presidente, il club deve risolvere la fondamentale questione del main sponsor.

L’investitura a presidente di Andrea Viviani chiude, finalmente, la lunga e stucchevole vicenda delle nomine societarie, ma la partita più importante rimane aperta e ancora tutta da giocare. La Mens Sana Basket 1871 (chiamarla per esteso, più che un vezzo, è una necessità dettata dai tanti distinguo e distacchi creatisi negli ultimi mesi: quello dalla Mens Sana 1871 “casa madre”, la polisportiva, che progressivamente va disimpegnandosi seguendo altre strade e gettandosi con maggiore compiacimento in avventure differenti, ma pure quello dal settore giovanile, che oggi si chiama Mens Sana Basketball Academy ed è un soggetto sostanzialmente autonomo fatta eccezione per il “prestito”, nella forma più che nella sostanza, di un paio di squadre; c’è poi l’associazione Io Tifo Mens Sana, trave portante nel risanamento, non ancora completo pare, dei conti del club e infine c’è il consorzio proprietario di maggioranza del club stesso, costituitosi come Basket e Sport a Siena senza puntare troppo, evidentemente, sul nome Mens Sana)…la Mens Sana Basket 1871, si diceva, ad oggi rimane una società sportiva con un budget non definito, non lo è almeno ufficialmente, e soprattutto sempre priva di quel main sponsor che in viale Sclavo si cerca dai tempi (giugno 2015) dell’addio al marchio Gecom, unico  matrimonio “non bancario” portato a casa dal basket biancoverde durante l’ultimo ventennio.

Ipotizzare una seconda, consecutiva annata di maglie tutte bianche, o tutte verdi, equivale ad una dichiarazione di morte praticamente certa, che né una massiccia campagna abbonamenti, né un ulteriore ricorso alla “fuga per la salvezza” (sul piano strategico non si può pensare di portare avanti, in eterno, una società semiprofessionistica solamente con le sottoscrizioni popolari) possono scongiurare, se non in un immediato che non andrebbe oltre il volgere di qualche mese.

Chi fino a ieri si è preso la briga di convincere una o più aziende a sponsorizzare la Mens Sana Basket 1871, ha senza dubbio pagato dazio scontando l’assenza di una società strutturata da presentare al potenziale investitore, chi lo farà da oggi si spera abbia miglior fortuna, forte di una squadra di governo finalmente definita alle spalle: è vero che in giro per l’Italia è ancora forte l’eco del disastro finanziario che ha travolto l’epoca d’oro (con tanto di ipotesi di reato, per giudicare le quali le aule di tribunale tardano ad aprirsi) e che, nel senese, il vento pare aver decisamente cambiato direzione senza più soffiare in poppa come accadeva una volta, ma è altrettanto vero che il nome Mens Sana, stavolta senza troppi distinguo, il suo appeal mediatico continua a mantenerlo ed è impensabile non riuscire a legarvi alcun brand.

C’è anche il basket giocato, ovviamente. E almeno quello fornisce buone sensazioni. Vittoriosa contro Pesaro e assai competitiva contro Varese e Caserta (tre avversarie che militano al piano di sopra), la compagine allenata da Giulio Griccioli sta iniziando a scoprire i numeri offensivi di Tavernari ed Harrell e l’importanza della mole (ma non solo quella) di Myers nel colorato. Su questi tre nomi, del resto, si costruiscono i presupposti di una buona stagione, che mira alla conferma della categoria: un obiettivo non impossibile da centrare se alla leadership, ed al fiuto del canestro, dell’ala italo-carioca si riusciranno ad aggiungere le qualità del duo statunitense, chiamato a superare il comprensibile periodo di rodaggio con una realtà completamente nuova come quella italiana. Lo scorcio di precampionato messo alle spalle ha nel frattempo dato modo di intravedere le potenzialità del playmaker Saccaggi (le qualità di Cappelletti, suo alter ego, sono già abbastanza conosciute) e del centro Vildera, cui lo staff tecnico biancoverde sta concedendo minutaggi importanti sul campo con l’obiettivo di ritrovarselo rodato fra  molto meno di un mese.

Sì, perché la prima palla a due dell’annata si alzerà domenica 2 ottobre. Tempi ristretti, insomma, sul parquet come per tutto il resto.

Matteo Tasso - foto: menssanabasket1871.it

 

 

 

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