L'AVVERSARIO DI TURNO: REMER TREVIGLIO

News inserita il 27-10-2016 - Mens sana Basket

Mens Sana contro i lombardi per continuare a volare.

 

Espugnato con autorità il parquet della Viola Reggio Calabria, la Mens Sana si trova attualmente in testa alla classifica con 6 punti, in condominio con altre 5 squadre. Per mantenere la provvisoria leadership del girone Ovest, la truppa di coach Griccioli dovrà sconfiggere, nella quinta di andata in programma al Pala Estra domenica 30 ottobre alle 18, la Remer Treviglio.

Fondata nel 1971, la Blu Basket si è affacciata nella pallacanestro di alto livello solo nel 2014, e le prime due stagioni in A2 sono state più che soddisfacenti con il raggiungimento dei playoff al debutto in categoria, e con una comoda salvezza nella stagione scorsa, terminata con l’unico rammarico di aver fallito per un soffio la qualificazione alla post season. Anche per il campionato in corso gli obiettivi di Treviglio sono la permanenza in A2, con un occhio ai playoff, e la crescita dei tanti giovani presenti nel roster.

Con 23.5 anni di media, la Remer è infatti la squadra più giovane dell’intera Lega, e giovane è pure il suo coach, il milanese trentacinquenne Adriano Vertemati, alla sesta stagione sulla panchina trevigliese.

Il gioco della Remer non può prescindere dall’asse play – pivot tutta italiana e formata dal “nostro” Tommaso Marino e da Emanuele Rossi. Marino, senese doc classe 1986, cresciuto cestisticamente sulle tavole del Pala Sclavo, è la bandiera e l’anima della squadra, nonché leader in campo e fuori. Oltre alle sue ottime cifre prodotte (11 punti e 5 assist), da ricordare il suo lodevole impegno nel progetto Slam Dunk assieme a Bruno Cerella ed altri giocatori, con lo scopo di costruire delle scuole basket nei paesi più poveri dell’Africa. Rossi, alla sesta stagione non consecutiva con la canotta di Treviglio, è  invece un centro trentaquattrenne di 206cm, già visto a Siena in maglia Virtus nel 2006/2007, ed è soprannominato il gladiatore a dimostrazione della grinta che mette costantemente sul parquet. Nel quintetto, coach Vertemati schiera anche la guardia Pierpaolo Marini, cresciuto ed esploso a Roseto, reduce da una stagione al top in Abruzzo e da un’estate passata con la nazionale sperimentale di Dalmonte. Giocatore dall’ottima tecnica individuale, Marini è, assieme al quasi omonimo Marino, una delle bocche da fuoco dell’attacco Remer. Altro attaccante puro è l’americano dalle chiare origini italiane Adam Sollazzo, ala uscita da East Tennessee Un, visto poi in Romania e Germania prima di approdare nel Bel Paese con le maglie di Ravenna, Chieti e Recanati. Capace di giocate spettacolari, Sollazzo è il top scorer dei suoi con 14 punti di media. L’altro straniero è il lituano Paulius Sorokas, arrivato in Lombardia nell’estate 2015 e ritornato alla base dopo aver disputato gli scorsi playout a Jesi. Capacità di giocare sia spalle che fronte a canestro, atletismo e dinamicità sono i biglietti da visita dell’ala forte natia di Kaunas, che è pure quinto rimbalzista del girone con 10.5 carambole catturate. In panchina, se escludiamo l’esperto Salvatore Genovese, ala proveniente da Orzinuovi, con tanti anni di serie B alle spalle, ma anche una promozione in A con Varese e la partecipazione con la maglia azzurra alle Universiadi del 2009, troviamo tanti giovani provenienti dai migliori vivai lombardi. Da Cantù arrivano Luca Cesana e Curtis Nwohuocha, ambedue campioni nazionali uscenti under 20 con la squadra brianzola. Il primo è un play, pilastro di tutte le nazionali giovanili e che può già vantare 19 presenze in serie A, il secondo, è il naturale cambio di Rossi nello spot di 5, e proprio a Siena, nel marzo 2014, debuttò in massima serie a 17 anni, entrando addirittura in quintetto e segnando 4 punti. Dall’Olimpia Milano ecco invece Andrea Pecchia, elemento assai duttile che può ricoprire tre ruoli, dal play al 3, e che lo scorso anno con l’EA7 ha avuto addirittura l’onore di disputare scampoli della finale scudetto contro Reggio Emilia. Completano il roster i classe ’98 Nicholas Dessì ed Andrea Mezzanotte.

Davide Donnini

 

 

 

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