- Nella storia biancoverde anche un record di dodici k.o. consecutivi: era l'anno della "Mens Sana di Kramer"
La vittoria contro Biella fissa a quota sei, interrompendola, la striscia di sconfitte consecutive della Mens Sana. Nell’immediato è una fondamentale boccata d’ossigeno per classifica, in prospettiva può rappresentare il riaccendersi di quell’energia che in avvio di stagione aveva permesso alla squadra di Giulio Griccioli di veleggiare ben al di sopra della quota-salvezza, che rimane in assoluto il target annuale.
Per gli amanti delle statistiche e della storia biancoverde, bisogna tornare indietro al 1999/2000 (secondo torneo griffato Ducato Gestioni) e poi di addirittura 33 anni per ritrovare un momento altrettanto negativo vissuto dalla squadra senese, inceppatasi tra la venticinquesima e la trentesima giornata del campionato di A2 1983/84 fallendo in maniera clamorosa la promozione in A1. Era la stagione della Mister Day di Bucci e Bantom, di Bechini, Cagnazzo, degli scomparsi Alberto Ceccherini, Claudio Malagoli e Giulio Dordei (fratello maggiore di Gugu, che sarebbe arrivato a Siena negli anni della B d’Eccellenza), una squadra fortissima che, seconda in classifica, si ritrovò preda di un male oscuro (in quelle ultime settimane fu “messo a riposo” anche coach Zorzi) e chiuse settima dopo aver perso contro Perugia, Fortitudo Bologna, Reggio Emilia, Brindisi, Ferrara e Vigevano.
In Europa, invece, gli almanacchi riportano i sette insuccessi nell’avvio della Suproleague 2000/01. Montepaschi battuta da Maccabi Raanana, Villeurbanne, Cska, Panathinaikos (match al termine del quale si incrinò il feeling fra la piazza ed il coach Frates), Wroclaw, Spalato e Lietuvos Rytas, una striscia che tagliò fuori i biancoverdi dalla successiva fase ad eliminazione diretta nonostante le sei vittorie conquistate nelle nove gare successive.
Matteo Tasso
(le foto, che ritraggono Arvid Kramer in maglia Antonini e George Bucci in maglia Mister Day, sono tratte dal volume “A come Mens Sana” di Augusto Mattioli)