I TIFOSI SALVANO LA MENS SANA, CONSORZIO E SPONSOR PROVANO A DARLE UN FUTURO

News inserita il 10-06-2016 - Mens sana Basket

Sono 22 le aziende che hanno già aderito a Basket e Sport Siena. A breve i nuovi quadri societari e quelli tecnici, con Ramagli in partenza per Bologna

Per certificare la salvezza della Mens Sana  bisognerà attendere la fine del mese ma, ragionevolmente, è già tempo di guardare oltre e pensare alla prossima stagione. L’attesa accelerazione degli ultimi giorni, con la firma sulla nuova convenzione che regola i rapporti fra società cestistica e polisportiva e con l’acquisita maggioranza delle quote della prima da parte del consorzio, che nel frattempo ha svelato i nomi di quelle aziende che già vi hanno aderito, gettano le basi per una strutturazione che va oltre la scadenza del 30 giugno, entro la quale la Mens Sana Basket 1871 dovrà comunque presentare il proprio bilancio e dimostrare di essersi messa alle spalle la crisi invernale.

E IO….TIFO! A cantare vittoria, quando sarà il momento per farlo, dovrà essere soprattutto Io Tifo Mens Sana, più che un’associazione una “follia creativa”, messa in piedi in quattro e quattr’otto da un manipolo di tifosi-sognatori per evitare il secondo fallimento in appena due anni (del primo, quello milionario targato Mens Sana Basket, si tornerà a parlare non prima di settembre: aspettando lumi sul processo “Time Out”, lunedì scorso la prima udienza fiorentina per la richiesta di risarcimento danni per 33,5 milioni avanzata dal curatore fallimentare a carico di 14 amministratori del club nel periodo 2004-2014 è servita a costituire parti e adempimenti, appuntamento a dopo l’estate per il resto) e riuscita a convincere oltre 500 persone a rimettere nel salvadanaio biancoverde ciò che una gestione, evidentemente tutto meno che oculata, aveva perso per strada nei suoi primi mesi di vita. Eticamente parlando spiace il fatto che a rimettere in pari un disavanzo di circa 300 mila euro creato da un club professionistico (Mens Sana Basket 1871 lo è a tutti gli effetti, anche se il partecipare alla serie A2 comporta lo status di società dilettantistica) debbano essere stati normali tifosi (più qualche addetto ai lavori), molti dei quali già fattisi carico del pagamento di abbonamenti e biglietti nel corso dell’annata cestistica: si spera, una buona volta, di poterlo applicare d’ora in poi il concetto di etica, nel frattempo siano lodati i sacrifici ed il pragmatismo di questo progetto (nato dal basso e senza alcun aiuto ricevuto dalle stanze dei bottoni), perché senza Io Tifo Mens Sana oggi saremmo ad intonare il de profundis al basket senese.

Quello di prima fascia, almeno.

RAMAGLI CIAO Quanto al dopo-30 giugno, è già il momento di organizzarlo. Si parte con un pizzico di ritardo, perché nel momento in cui la Mens Sana deve ancora ricostituire i propri quadri societari, e soprattutto definire il budget a disposizione, altrove già sono in corso le grandi manovre. Una di queste, targata Virtus Bologna, porterà via dalla panchina senese Alessandro Ramagli, che finirà per transare l’anno di contratto ancora in essere con viale Sclavo cercando di riportare subito nel massimo campionato i bianconeri appena retrocessi: senza l’emergenza degli ultimi mesi, o quantomeno con un quadro oggi più delineato sulle potenzialità, Ramagli forse sarebbe rimasto a proseguire l’ottimo lavoro svolto in questa sua prima, ed unica, stagione mensanina, stando diversamente le cose va preso per buono almeno il fatto che dalla separazione arriverà denaro fresco (il buy-out) nelle casse biancoverdi, dopo di che si dovranno stringere i tempi per riportare a casa Giulio Griccioli o Alessandro Magro, oppure qualche altro coach il cui nome ancora è rimasto sotto traccia nei rumors che già circolano per il bench senese.

ECCO IL CONSORZIO Certo nessuno verrà alla Mens Sana solo perché, come veniva detto in passato, “convinto dall’atmosfera che si respira a Siena” (verifiche contabili e indagini hanno poi dimostrato ben altro, ma rischiamo di andare fuori tema), ragion per cui fare il punto della situazione sul potere d’acquisto è fondamentale per comprendere quale profilo avrà la stagione 2016/2017. Nelle ultime ore Basket e Sport Siena, il consorzio, è salito al 52% nelle quote di proprietà della Mens Sana Basket 1871 ed ha svelato i nomi delle prime 22 aziende associate*, che pur non sapendo in quale misura abbiano aderito rappresentano un punto di partenza sul quale lavorare in prospettiva: nuovi ingressi sono attesi, non solo auspicati, prossimamente, ma è evidente che una fetta cospicua del budget biancoverde dovrà essere messa in pancia, da un main sponsor o, quantomeno, da due/tre diversi brand (non necessariamente consorziati) che intravedano nella maglia biancoverde un buon veicolo per promuovere la propria attività. Senza scordarsi dei “reduci” della scorsa stagione: il socio di minoranza Danilo Bono (che pure risulta nell’elenco di Basket e Sport Siena con il marchio Tuttomatic), ad esempio, che in questi mesi è rimasto, in prima linea, a cercare di tutelare gli interessi della Mens Sana; oltre che i propri investimenti.

I PROSSIMI PASSI Tornando a parlare di sponsor, qualcosa bolle in pentola da almeno una ventina di giorni, ma le bocche di chi sta seguendo le trattative rimangono cucite: sia perché i flop della stagione appena conclusa insegnano a soppesare bene le parole, sia perché la reggenza attuale del club è una reggenza pro-tempore, da ridisegnare nei prossimi giorni per delineare competenze e ruoli. Basket e Sport Siena comporrà consiglio e presidenza entro il 20 giugno, forse prima. Più o meno in contemporanea arriveranno i quadri tecnici della società cestistica, poi si inizierà ad orientarsi pure sul parco giocatori. Tenendo bene a mente che entro i primi di luglio serve la fidejussione di 100 mila euro per iscriversi alla serie A2. E che, nel frattempo, ottenuto il placet della polisportiva per l’affido del settore giovanile (ed in buona parte per la regolamentazione della cartellonistica pubblicitaria al palasport), sarà necessario mettersi al tavolino con l’Emma Villas per sbrogliare la matassa relativa agli incastri (di spazi e tempi) che regoleranno l’utilizzo quotidiano del PalaEstra.

Matteo Tasso

*Athena Srl, Centro Diagnostico Senese, Electra Commerciale, Felsina Spa, Florida Srl, Macron Store Ravenna, Pasticceria Pierini, Peragnoli Auto Srl, Pool Group Piscine, Sagi Srl, Sali & Giorgi,  Terrecablate Rete e Servizi Srl, Dolcezze di Siena, Co.mo.l.a.s. Srl, La Sovrana Pulizie, Zurich Assicurazioni, LdP Progetti, Tuttomatic Siena, Sport Center, Hotel Monteriggioni, Tutto Rosso Srl, Stosa Spa (lista pubblicata da Giuseppe Nigro su http://pallalcerchio.blogspot.it/2016/06/22-aziende-al-52.html)


 

 

 

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