GRICCIOLI, LASI, MAGRO...MA PRIMA DEL COACH SERVE UNA SOCIETA' STRUTTURATA

News inserita il 28-06-2016 - Mens sana Basket

L'approvazione del bilancio e l'iscrizione alla serie A2 priorità assolute. Per il dopo-Ramagli si pensa ad un "cavallo di ritorno"

 

La Mens Sana rimane alla finestra, che in questi giorni è chiusa perché prima di affacciarsi (sul mercato, ma non solo) è necessario mettere a posto tutte le cose dentro casa. Obiettivo 7 luglio per il club biancoverde, che ad oggi non ha ancora definito la propria struttura (lo farà nelle prossime ore, componendo un cda che si sta ponderando da qualche giorno individuando professionalità adeguate, piuttosto che graditi incastri) e che per quella data deve presentare la fidejussione di 100 mila euro alla quale è legata l’iscrizione al campionato di A2: deve mettersi l’animo in pace chi scalpita per avere notizie sullo staff tecnico post-Ramagli (due anni di contratto più opzione sul terzo, alla Virtus Bologna, per il coach labronico) e su una squadra che verrà, ancora una volta, ricostruita sin dalle fondamenta, le priorità sono ben altre in un momento di start-up societario, alle prese in queste ore pure con la chiusura di un bilancio (deadline dopodomani) che per molti mesi ha fatto tremare e che oggi, invece, sembra essere stato ripulito quasi completamente dai segni negativi emersi a febbraio.

Tutto il resto arriverà dopo. Si spera nei giorni immediatamente successivi al 7 luglio, ma potrebbe anche slittare ulteriormente se non dovesse essere ancora certo il budget di spesa da consegnare a Lorenzo Marruganti, direttore sportivo designato (ma ancora da ufficializzare), per mettere in piedi la stagione cestistica vera e propria. Un ritardo che penalizzerà la Mens Sana su più di un affare di mercato e che andrà recuperato fra la fine del mese e la prima metà di agosto, magari arrivando a quei giorni già con un accordo in tasca per la panchina: Giulio Griccioli (in foto) è un nome spendibile ma allo stesso tempo non scontato, nel senso che il richiamo della società che lo ha cresciuto (o quantomeno di ciò che è venuto dopo il crac finanziario della Mens Sana Basket) può avere il suo fascino per un coach fortemente legato a Siena ma divenuto, nel frattempo, un serio e apprezzato professionista che vive non di sole “ragioni del cuore”, quelle che potrebbero riportare in viale Sclavo pure Alessandro Magro o, dopo 20 anni esatti, Maurizio Lasi, che a Siena chiuse la carriera di playmaker e iniziò quella di coach, accanto a Pancotto.

Nebbia fitta, invece, sul parco giocatori. In entrata, ovviamente.

Quanto alle uscite, aspettando il sì di Ranuzzi alla corte di Imola, difendere dalle offerte che arrivano Mattia Udom e Lorenzo Bucarelli, cioè i giocatori sotto contratto, è una battaglia già in corso, purtroppo senza troppe armi per combatterla.

Matteo Tasso

(da "Il Corriere di Siena" 28/06/2016) 


 

 

 

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