Marruganti e Ramagli al lavoro (sempre senza sponsor) per costruire la Mens Sana del futuro. Tante piste calde, soprattutto sul mercato dei giovani
Sarà dunque Latina, un'avversaria inedita (una delle tante), a tenere a battesimo l'avventura della Mens Sana nel campionato di Serie A2, girone Ovest, durante la prossima stagione. Si parte domenica 4 ottobre al PalaEstra per questa avventura dai contorni ancora abbastanza vaghi, che ha come fine ultimo (e probabilmente unico) il mantenimento della categoria: significa mettere dietro, in classifica, almeno tre squadre, tutto ciò che dovesse arrivare in più sarà un piccolo-grande successo, perché anche se appesa al soffitto rimane ben impressa la memoria di ciò che succedeva fino al 2013, la realtà contingente è ben altra e voli pindarici stonerebbero, oltre ad essere fuori luogo.
Latina, si diceva. Una delle quindici compagini che alla Mens Sana faranno compagnia fino al 23 aprile 2016, ultima giornata di regular season.

Quanto al grado di difficoltà del calendario, un gioco che spesso si rincorre fra gli addetti ai lavori in simili frangenti, prendervi parte rischia di essere fuorviante. E non per il ritornello che “prima o dopo le avversarie si incontrano tutte”, quanto per l'incompletezza attuale di buona parte dei roster nel girone Ovest, primo su tutti quello biancoverde. Bisognerà insomma capire quali giocatori avrà a disposizione coach Alessandro Ramagli (ad oggi gli unici nomi certi sono quelli del riconfermato Alex Ranuzzi e di Mattia Udom), lui sì una grande sicurezza a trecentosessanta gradi, prima di fare ipotesi concrete sul cammino della Mens Sana dall'inizio di autunno ad una primavera già abbastanza inoltrata. Alle anagrafiche di promesse già circolate nei giorni scorsi (Bucarelli, Cucci, Masciarelli), si è aggiunto, secondo il portale sportando.com, quello di Leonardo Marini, centro classe 1995 che ha trascorsi nel settore giovanile di viale Sclavo e che è reduce da una stagione a Trieste. Vedremo. Di sicuro l'aspetto dei giocatori “under” è importante per comporre il roster, dato che in A2 ne devono essere inseriti almeno tre, quanto al resto della formazione sarà interessante vedere come il ds Lorenzo Marruganti pescherà sul mercato, soprattutto quello straniero: la permanenza in categoria passa infatti in buona parte dalla qualità della coppia Usa (o quantomeno non italiana, né passaportata), ferma restando la grande importanza di costruire, anche in prospettiva, un nucleo di giocatori italiani di valore, soprattutto se futuribili.
Giorni importanti sono comunque alle porte. Si deve muovere la campagna acquisti, si deve trattare con qualcuno dei reduci della vittoriosa cavalcata in cadetteria (nomi caldi quelli di Parente e Panzini), si deve più di ogni altra cosa definire il budget a disposizione. Di contatti allacciati con sponsor, vecchi e nuovi, ne esistono in buon numero, la chiusura degli accordi però non pare dietro l'angolo. Tutto il resto, in una piazza che vive in maniera viscerale la propria passione per lo sport dei canestri, è attesa e speranza, sentimento e ragione, filosofia e (a tratti) dietrologia. Quest'ultima retaggio, in parte, di una stagione dei veleni che ancora tarda a veder messo qualche punto fermo sull'incredibile fallimento di un club sostenuto per tante annate da uno sponsor a nove zeri.
Matteo Tasso - foto Mens Sana 1871