Luigi Lovaglio, Amministratrore Delegato, azzarda un ottimistico ''Il Monte vuole accelerare ancora''
Luigi Lovaglio, l'Ad del Monte dei Paschi di Siena, per una volta si sbilancia e apre la conferenza sui risultati del primo trimestre con un eloquente ''Siamo partiti alla grande nel 2024'' e azzarda un altrettanto ottimistico ''Il Monte vuole accelerare ancora.''
Certo l'utile netto di 333 milioni, in rialzo di oltre il 41% rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio, permette al Dirigente e al ristretto gruppo dei suoi fidati collaboratori di guardare al futuro con fiducia visto che la Banca più antica del mondo è ora - dopo l'aumento di capitale e gli esodi assistiti di 4.100 dipendenti - anche la Banca più solida. E la stima degli utili a fine corrente anno si concentra sul miliardo e trecento milioni di euro.
Siamo insomma di fronte ad una Banca rigenerata ed in salute che potrà operare ''stand alone'' o come preferirebbe il MEF al centro del fantomatico terzo polo bancario italiano.
Per Lovaglio lo spauracchio delle cause legali è abbattuto e le cause sono oramai una partita chiusa.
Interessante anche la copertura dei crediti deteriorati e a sofferenza che si attesta sulla percentuale di oltre il 49%. Il Monte da quanto si arguisce si potrà preparare ad allestire una possibile cessione dei crediti a contenzioso cercando comunque di ottimizzare la gestione degli stessi.
Giusto allora che i commentatori del mondo finanziario vadano oltre la loro proverbiale cautela considerando il Monte una realtà recuperata.
C'è chi parla di una conferma MPS quale risorsa importante per il territorio Senese e Toscano ma anche per il mondo del credito italico.
E così sia!
Roberto Morrocchi