BLOCK NOTES: A SIENA TROPPE SPINE NON PERMETTONO DI COGLIERE LA ROSA

News inserita il 03-03-2016 - Attualità Siena - Rubrica Block Notes

Soddisfazione per l'arrivo di sette-otto milioni di euro dalla Regione ma...

Non credo sia corretto, politicamente, addossare al Comune la causa delle frane. Insomma, il  vecchio adagio "piove governo ladro", non può essere modellato addosso alla nostra Amministrazione Comunale quando ci sono eventi eccezionali.

E' un fatto però che una buona amministrazione debba tenere presente, direi sotto la lente di ingrandimento, le possibile carenze strutturali di strade, corsi d'acqua e vie di comunicazione, del proprio territorio, soprattutto quando, come accade da diversi anni a questi parte, si assiste ad eventi meteorologici che sarebbero, in tempi normali, straordinari, ma che ripetendosi puntualmente di stagione in stagione diventano drammaticamente ordinari.

Come cittadino mi auguro che casi come quello della frana di via Peruzzi non debbano ripetersi, ma nel contempo mi pare logico chiedere che vengano monitorati con la massima attenzione  punti "sensibili" che tutti, più o meno, conosciamo.

Quando poi certe vecchie arterie cittadine e della prossima periferia sono chiamate a sostenere un traffico sempre più pesante - come succede per la circonvallazione che da porta Pispini va verso Ovile, ma potrei dire la stessa cosa di Pescaia e del Giuggiolo e della Massetana Romana o della Strada di Scacciapensieri - è chiaro che quello che ho definito un "punto sensibile" rischi, in condizioni di eventi straordinari, ma che sempre più stanno assumendo le caratteristiche della ordinarietà, di diventare un caso che oltre a disagi, a carico dei cittadini, non facilmente quantificabili, possa, in condizioni particolari, trasformarsi in dramma.

Sono convinto – dati alla mano – che negli ultimi dieci-quindici anni, sia stato fatto poco o niente per consolidare strade vecchie e trafficate e per cercare soluzioni adeguate che oltre a snellire il traffico vadano nel segno della sicurezza. E guardate che parlo della Siena da bere e non di quella ridotta al lumicino.

Basta che ognuno di noi faccia una sua attenta riflessione per trovare una serie nutrita di punti deboli. Ecco, da una attenta Amministrazione mi aspetterei che lavori e interventi fossero pianificati senza dover attendere l'esplosione del casus belli. E che, quando si chiude una strada, vedi quella di Terrensano e Belcaro, i lavori di ripristino vengano portati a termine in tempi relativamente brevi.

O sbaglio?

Un buona Amministrazione si valuta anche, e direi soprattutto, da come progetta, si cautela e interviene. Da come cura il patrimonio, da come mantiene il verde, le fontane, e da come evita che la pietra serena del centro divenga un percorso ad ostacoli per i più anziani e per i carrozzini di bambini e invalidi.

Non tocca a me capire, per esempio, perchè la fontana di San Prospero sia stata chiusa per giorni, ma non tocca nemmeno a me chiedermi quali siano le cause che non permettono alle fonti della novella piazza della Stazione di funzionare e di non essere ridotte a sporchi e scoloriti canali di scolo. Proprio un bel biglietto di ingresso alla città per turisti e viaggiatori, sì!

Ecco, per oggi mi fermo qui. Sono contento, come no?, che la Regione ci invii sette o otto milioni per il Santa Maria e che la Fondazione ci regali la bellezza di 24.000 eurini e che ne arrivino 10.000 per acquistare cestini dove raccogliere i mozziconi di sigarette.

Mi pare però che ci siano troppe spine che non ci permettono di cogliere la rosa. Così semplicemente.

Roberto Morrocchi

 

 

 

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