MENS SANA, ESORDIO IN VISTA MA ALCUNI NODI RIMANGONO DA SCIOGLIERE

News inserita il 28-09-2016 - Mens sana Basket

Domenica pomeriggio la "prima" al palasport contro Latina, mentre i tifosi continuano a tassarsi per sostenere il club

Messa alle spalle un’estate nella quale di sogni sotto l’ombrellone non è stato possibile farne, si chiede all’autunno di scoprire  le tante carte rimaste nascoste durante il lungo, e non ancora completato, processo di salvataggio biancoverde.

Per la Mens Sana è alle porte l’esordio sul parquet, con la possibilità di riaccendere i riflettori sulla parte squisitamente sportiva del suo complicato percorso di sopravvivenza. Domenica pomeriggio si gioca, per la cronaca al palasport arriva Latina (esordio fotocopia della scorsa stagione, come del resto la seconda giornata a Scafati e la terza in casa contro Casale Monferrato: pazzesca coincidenza o copia/incolla, involontario s’intende, del “cervellone” di Lega?), ed è subito una partita-termometro per misurare la salute dei ragazzi, mai termine fu più appropriato, allenati da Giulio Griccioli: il precampionato ha detto che sotto la leadership cestistica di Tavernari e quella in spogliatoio di capitan Flamini stanno emergendo tante buone individualità (Saccaggi, Cappelletti e Vildera gli esempi più interessanti), che in giro c’è già un buon dna difensivo ma molto dipenderà dalle prestazioni offensive di Harrell, che Myers ha un enorme potenziale fisico ed una discreta tecnica ma pure un margine di adattamento e maturazione ancora consistente, che insomma il cantiere è aperto e lo sarà ancora per molti mesi, pur prendendo per confortanti prestazioni e risultati fin qui ottenuti.

Lontano dal campo, si è fin qui chiesta una dose massiccia di fiducia a scatola chiusa. A tratti anche troppa per un ambiente che negli ultimi 30 mesi è stato spettatore di disastri, grandi e piccoli, sul piano finanziario e contabile, così come di disimpegni, grandi e piccoli pure quelli, senza ovviamente alcuna assunzione di responsabilità.

Un ambiente che in questi due anni è mezzo è passato dal Forum di Assago al palazzetto di Sangiorgio a Legnano senza scoraggiarsi più di tanto, vedendo anzi in un playoff sulle anguste tribune di Imola quasi una resurrezione dopo l’espiazione di colpe altrui. Colpe che i tribunali ordinari dovranno, prima o poi, si spera, attribuire, nel momento in cui quelli federali stanno distribuendo qua e là “nocchini” (buffetti o scappellotti sono termini che lasciamo in bocca a chi parla bene l’italiano) in attesa del cazzotto, quello vero, che potrebbe mettere in discussione la validità di qualcuno dei tanti titoli vinti sul campo dalla vecchia Mens Sana. Ma questa è un’altra storia, anche se va da sé che, in mezzo ad un simile caos, dover attendere quasi ottanta giorni per la formazione di un consiglio d’amministrazione e sorbirsi la “nebbia comunicativa” dell’estate appena trascorsa abbia creato malumori, anche disaffezione, ben poco conciliabili con la richiesta di fiducia a scatola chiusa. La stessa fiducia che serve anche oggi, con una società finalmente strutturata ma un budget che ancora non si conosce ed un main sponsor che tarda ad arrivare.

E mentre sotto lo stesso tetto altre realtà godono di investimenti importanti e di un forte appeal mediatico, alla chiusura della scatola della fiducia continua a fare da contraltare l’apertura delle tasche dei tifosi. In bocca al lupo, ci mancherebbe, al crowfunding che deve mettere insieme qualche decina di migliaia di euro in più per salvare la partecipazione di IotifoMensSana nelle quote sociali della Mens Sana Basket 1871. La speranza è che questa ulteriore “tassazione del popolo” vada in porto. E che non ce ne siano di ulteriori, dietro l’angolo.

Matteo Tasso

Foto: Mens Sana Basket 1871

 

 

 

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