UNA FINESTRA SU SIENA: 16 MARZO 1554, GIORNO DI BOMBARDAMENTI

News inserita il 16-03-2018 - Ok Siena - Rubrica Una finestra su Siena

Le artiglierie ispano-medicee che assediano la città colpiscono le case davanti al battistero di San Giovanni

Il 16 marzo 1554 per Siena fu giorno di bombardamenti. Le artiglierie ispano-medicee che assediano la città colpiscono le case davanti al battistero di San Giovanni, tanto che gli abitanti devono rifugiarsi in altri quartieri. Altri colpi di artiglieria, poi, attaccano anche le case in Camollia devastandole: le strade - annota Alessandro Sozzini - sono piene di macerie e il numero degli sfollati aumenta notevolmente. Sempre il 16, le truppe senesi che combattono nel territorio sotto il comando di Mario Sforza di Santa Fiora, devono contrastare una spedizione partita da Colle e San Gimignano e diretta verso Casole d'Elsa. Le truppe spagnole e medicee sono costrette a ritirarsi lasciando otto morti sul terreno e perdendo altri due soldati fatti prigionieri. Fra la primavera e l'estate del 1554, non a caso, Siena accarezza la speranza di riuscire a sconfiggere, in scontri campali, l'esercito nemico. La speranza si rivela illusione dopo che il 2 agosto 1554 l'esercito franco-senese ingaggia in maniera sciagurata una battaglia contro i contingenti imperial-medicei a Scannagallo (Marciano della Chiana) uscendone sonoramente sconfitto. Per Siena è l'inizio della fine: quando il 17 novembre, sotto i colpi delle artiglierie che la squarciano, capitola la rocca di Crevole, considerata un avamposto imprendibile, i senesi hanno chiaro che la loro sorte è segnata. In città la signoria decreta che per tre giorni si deve sospendere ogni attività lavorativa per impegnare tutta la popolazione alle opere di rafforzamento delle fortificazioni, in attesa della fase più dura dell'assedio che, infatti, non si farà aspettare.

Maura Martellucci

 

 

 

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