COMPRAVAMO I DISCHI...ANCHE A SIENA

News inserita il 25-04-2024 - Ok Siena

In città esistevano almeno 3 prestigiosi negozi dedicati alla musica

C'era una volta il sabato, il giorno in cui più degli altri passavamo del tempo nei negozi di dischi, quando la fruizione musicale vedeva lo scalare delle classifiche solo intorno ad un vinile con impianti milionari, perché c'era la lira. La forma di registrazione più in voga per l'epoca era l'audiocassetta, per registrare i nostri programmi preferiti in radio oppure fissare in maniera eterna l'ultimo LP, per poterne usufruire anche in auto con le autoradio che utilizzavano lo stesso supporto musicale.

Ricordiamo che a Siena esistevano almeno 3 prestigiosi negozi dedicati alla musica, dove si creava uno scambio culturale tra l'ascoltatore e il venditore ma la passione faceva sicuramente da perno di un'esistenza pregnante nella buona musica.

La banalizzazione dell'ascolto negli anni '10 del duemila aveva ridotto tutto a mera compressione di un algoritmo chiamato MP3, dove di fatto vengono eliminati l'80% dei dati originali, nella vana supposizione che l'orecchio non ne abbia bisogno, ma in definitiva mai si è potuto usare la parola Hi-Fi (alta fedeltà).

Da due decenni però i veri audiofili rivivono l'esplosione del vinile come fonte sonora primaria realmente analogica, ovvero senza squadrettatura delle armoniche musicali, al contrario del CD che ci offrirà sempre delle armoniche fornite da stringhe di 1 e 0 che non saranno mai perfettamente stondate.

Al di là dei tecnicismi, da indagini di mercato americane, nel mondo c'è più richiesta di vinile rispetto a quanto riescono a stamparne, questo ha fatto alzare i prezzi e ridato vita al CD che ora vede la battaglia in pareggio.

Tutto questo a testimoniare che bisognerebbe educare i giovani ad un ascolto con un minimo di impianto hi-fi, anzichè spaccarsi le orecchie in cuffia con degli apparecchi che non restituiranno mai la fedeltà di un evento musicale.

Crediamo che una cittadina di 60.000 abitanti circa, abbia perso molto della sua cultura, non avendo negozi specializzati per la musica. Forse chi non ha vissuto una certa epoca non potrà capire l'emozione di un'uscita di un disco del proprio gruppo o cantante preferito. Adesso ci vengono offerti, come palliativi,  negozi dell'usato dove reperire qualcosa che fu d'epoca o librerie che giustamente propongono anche il nostro amato disco plasticoso o quello argentato, ma niente che assomigli ad un negozio di dischi.

Siamo perfettamente d'accordo che potete scaricare file di basso livello o goderveli con un buon streamer di rete sulle varie piattaforme musicali ma la compressione o il ricampionamento pone sempre problemi sulla qualità master che può assomigliare all'originale, oppure con la pretesa di migliorarlo di fatto lo modifica e basta.

Avete a disposizione anche internet per ordinare i vostri dischi neri o argentati ma di sicuro non avete premi fedeltà o la soddisfazione di parlare di musica con qualcuno.

Se questo è lo specchio dei tempi, certe volte preferiremmo tornare indietro a quando tutto sembrava peggio...

Riocrdate: un buon giradischi, due diffusori da pavimento e un amplificatore da 100w, sono ancora in grado di creare un'atmosfera unica in un salotto o in qualche altra stanza, per sognare con la vostra musica preferita!

Simone Benvenuti

 

 

 

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