IL REFERENDUM CHE ANGOSCIA

News inserita il 02-12-2016 - Ok Siena

Tutti fautori, pochi pensanti.

Ci siamo quasi! Direi, finalmente.

Domenica si vota,  alcuni decideranno di andare presso i propri seggi e si chiederanno  se approvare o meno la riforma della prima fonte del diritto italiano, la carta dei valori approvata ed entrata in vigore il 1 gennaio 1948.

Gli italiani saranno chiamati ad esercitare la sovranità popolare in forma diretta, ma permettetemi estremamente vincolata e politicizzata. E questo ha dell’assurdo.

Che ci siano i fautori dell’una e dell’altra parte è più che comprensibile, ma il voto degli italiani venga strumentalizzato dalla politica in un momento così delicato quale il referendum è inammissibile. Perché queste, in teoria, non sono una approvazione governativa.

E qui i mezzi di informazione, a mio parere, hanno giocato troppo nel raggiungere share più alti, nel far vedere chi alza di più la voce.

Poi, diciamocelo, qui non siamo di certo davanti ad un De Gasperi o altri politici di calibro che quanto meno sapevano che esiste una gerarchia delle fonti del diritto, sapevano che l’unione italiana è avvenuta nel 1861 e non dopo la seconda guerra mondiale.

Noi abbiamo davanti ai nostri occhi un “gazebo folle” di “politicini” che non hanno mai aperto un testo di diritto che amano le poltrone, dicono di fare riforme per la scuola, intanto mandano i figli alle scuole private.

Prendono un microfono in mano ed insultano.

Ecco di fronte a questa situazione, mi chiedo, qualcuno di voi ha letto integralmente il testo della riforma? Non quello che interpretano i fautori del si o del no.

Leggetelo da soli, date voi la giusta interpretazione, non fatevi “veicolare” da nomi pubblici, questo è il referendum, il NOSTRO referendum, uno degli strumenti di sovranità popolare per eccellenza.

Chiara Lenzini

 

 

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