Sono arrivate mail alla nostra redazione in cui vengono esposti i disagi in merito alla situazione di questo servizio.
Asili nido, il disagio arriva in provincia. E scoppiano le proteste. Alla nostra redazione sono arrivate segnalazioni di alcuni cittadini residenti a Monteroni d'Arbia che sollevano un problema comunque non nuovo per molti genitori. "E' mai possibile chiudere degli asili nido a Siena quando nei comuni limitrofi la penuria di posti è clamorosa?".
Una situazione che va avanti da tempo complice anche il trasloco di molti senesi i quali, a causa del caro vita presente nella città del Palio, preferiscono vivere fuori dal capoluogo provinciale. Da qui si spiegherebbe la crescita demografica di paesi come ad esempio Sovicille, Monteroni, Monteriggioni e Rosia, mete prescelte soprattutto per esigenze di budget.
Se le cose stanno così è facile fare due conti e trarre le conclusioni. Il risultato, ci spiega un nostro lettore toccato dalla vicenda, "è l'aumento della natalità ma fuori dalle mura senesi" con i suddetti centri che però non hanno la disponibilità strutturale adeguata per garantire un importante servizio come quello dell'asilo nido. Viene chiesta una svolta per il futuro: "a Monteroni ci sono già una cinquantina di nazionalità con tante giovani coppie di immigrati. Non c'è niente di male ma il fenomeno è in crescita. E i posti a disposizione sono pochissimi, circa 50 tra asilo nido pubblico e privato. Così di fatto noi “poveri” neo-genitori senesi, che già eravamo costretti a vivere lontani dalle amate mura, si è ora anche obbligati a dover per forza ricorrere ai più costosi asili-nido privati. Insomma, Siena invecchia, i comuni limitrofi proprio no. Ci vorrebbe così tanta fantasia a creare un coordinamento degli asili nido a livello provinciale?". Chissà se una risposta arriverà.
Luca Stefanucci
