APRE L’HOSTERIA DEL BENANDANTE NEL CENTRO STORICO DELLE SERRE DI RAPOLANO

News inserita il 08-05-2017 - Ok Siena

Altissima qualità dei prodotti, spazi ben arredati, titolari cortesi e gentili

Mauro, insegnante in pensione e Stella, sua moglie, naturopata, due persone con progetti nella mente, non sogni. Ed infatti, Mauro Baldo nel 2010 lascia Trento, la città dove viveva per venire a vivere nell’amata Toscana, in particolar modo alle Serre di Rapolano che tanto adora.

Inizialmente, dopo aver ristrutturato un casolare nella campagna delle Serre di Rapolano, decide di farci n Bed and Breakfast, talmente si era innamorato del paesaggio delle crete e della vita nella nostra regione.

Qualche mese fa ha dato una vera e propria svolta alla sua vita decidendo di aprire un’osteria, l’Hosteria del Benandante, proprio nel centro storico del paese in via val di Piazza (per contatti: 349.4506887).

Mauro, ma cosa ci fa un trentino in Toscana?

R: Diciamo che mi ero stancato di stare sotto una montagna al buio!

Cosa troveranno le persone nella tua osteria?

R: Offriamo una sfilata di formaggi e mostarde di un’azienda con prodotti bio, nonchè taglieri di cinta senese biologica, maiale bianco delle crete senza conservanti, ma lavorato solo con aromi naturali come il pepe ed il sale; poi ci sono le zuppe a Km 0, patè e creme biologiche e piatti del giorno a seconda della stagionalità (farro biologico con rigatino, fagioli al profumo di crema di lardo di cinta senese e molto altro ancora).

E per combinare queste delizie del palato, cosa suggerisce l’Oste?

R. Abbiamo una grandissima varietà di vini locali (Brunello, Nobile di Montepulcino, Chianti, etc.)e, per quanto riguarda i bianchi quelli del nord Italia, in particolar modo del Trentino; poi per chi preferisce la birra c’è quella artigianale.

Un’ultimissima cosa, Mauro, tu sei una persona molto positiva, solare, estrosa, per molti l’apertura della tua osteria è stata considerata una sfida, per te cosa è?

R: Per me è assolutamente un progetto, qualcosa in cui io credo fermamente e non è un caso neanche il nome dell’ Hosteria. “Benandante” letteralmente vuole dire “buon camminatore”, ma nel Medioevo i “ben andanti” erano figure collegate ai culti antichi della prosperità ed erano protettori della comunità, combattevano streghe e stregoni e chi vinceva determinava l’esito dei raccolti. Una cosa che li accumunava? Erano tutti nati “con la camicia” ovvero con la sacca placentare, proprio come me… chissà forse c’è qualcosa di benaugurante…

Chiara Lenzini

 

 

 

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