A COLLOQUIO CON LA NUTRIZIONISTA: LA CELLULITE

News inserita il 25-05-2018 - Ok Siena

Le difficoltà del microcircolo

La cellulite, nemico giurato di circa l’85% delle donne, è un termine con il quale impropriamente si indica una difficoltà del microcircolo. La causa di questo fastidioso inestetismo è da attribuirsi alla co-presenza di più fattori (ipotiroidismo, errate abitudini alimentari, fattori ereditari, problemi vascolari, sedentarietà e sovrappeso). Sottolineo che la “buccia d’arancia” è un difetto estetico difficilmente accettato da chi ne soffre ma che non rappresenta un problema patologico di per sé, bensì le cause che l’hanno provocato. Una seria strategia anti-cellulite richiede generalmente una vera e propria sterzata nella gestione dello stile di vita ed un corretto approccio dietetico è un punto irrinunciabile. Ecco le indicazioni alimentari più appropriate:

L'idratazione. Premesso che il giusto quantitativo di liquidi da assumere giornalmente dipende dalla produzione di urina, può essere utile bere allo scopo di favorire maggiormente la diuresi. Quando facciamo urina di colore molto chiaro almeno 2 volte al giorno, abbiamo raggiunto la giusta idratazione.

L'apporto di sodio.  Il sodio contenuto in svariati cibi e nel sale da cucina favorisce la ritenzione idrica; appare quindi ovvio limitarne l'apporto. Poiché gli alimenti contengono sale non dosabile, è consigliabile abituarsi a non aggiungerne in cottura e a tavola. Dopo qualche settimana di difficoltà iniziale, non si avvertirà il sapore insipido anzi, riducendo gradualmente il consumo di sale, si migliora la sensibilità gustativa. Inoltre si limiti anche il consumo di salumi, insaccati, cibi sotto sale e conservati.

Cibi da assumere con moderazione (carni grasse, formaggi grassi, pizza e dolciumi in genere, bevande gassate, alcolici e superalcolici).  Oltre a limitare gli alimenti menzionati può essere utile orientarsi verso una modalità di cottura al vapore o ai ferri ed evitare cibi fritti o arrosto.  

Cibi da preferire (frutta e verdura fresche).  Via libera agli agrumi, albicocche, ananas, angurie, banane, fragole, kiwi, meloni, pesche e verdure come asparagi, carciofi, carote, cavoli, cavolfiori, cetrioli, cipolla, finocchi, indivia, lattuga, lenticchie, patate, peperoni, piselli, pomodori, radicchio, sedano. Alcuni sono ricchi di potassio e poveri di sodio, altri hanno proprietà diuretiche senza contare il buon apporto di vitamina C e polifenoli. Via libera al consumo di formaggi freschi, pasta e pane integrale, carni bianche, carni rosse magre e pesce, yogurt magri entro i limiti del proprio fabbisogno calorico.

 

A cura della Dott.ssa Barbara Danielli

Cell. 3384099386

www.nutrizionistadaniellibarbara.it

bdnutrizio

La cellulite, nemico giurato di circa l’85% delle donne, è un termine con il quale impropriamente si indica una difficoltà del microcircolo. La causa di questo fastidioso inestetismo è da attribuirsi alla co-presenza di più fattori (ipotiroidismo, errate abitudini alimentari, fattori ereditari, problemi vascolari, sedentarietà e sovrappeso). Sottolineo che la “buccia d’arancia” è un difetto estetico difficilmente accettato da chi ne soffre ma che non rappresenta un problema patologico di per sé, bensì le cause che l’hanno provocato. Una seria strategia anti-cellulite richiede generalmente una vera e propria sterzata nella gestione dello stile di vita ed un corretto approccio dietetico è un punto irrinunciabile. Ecco le indicazioni alimentari più appropriate:

L'idratazione. Premesso che il giusto quantitativo di liquidi da assumere giornalmente dipende dalla produzione di urina, può essere utile bere allo scopo di favorire maggiormente la diuresi. Quando facciamo urina di colore molto chiaro almeno 2 volte al giorno, abbiamo raggiunto la giusta idratazione.

L'apporto di sodio.  Il sodio contenuto in svariati cibi e nel sale da cucina favorisce la ritenzione idrica; appare quindi ovvio limitarne l'apporto. Poiché gli alimenti contengono sale non dosabile, è consigliabile abituarsi a non aggiungerne in cottura e a tavola. Dopo qualche settimana di difficoltà iniziale, non si avvertirà il sapore insipido anzi, riducendo gradualmente il consumo di sale, si migliora la sensibilità gustativa. Inoltre si limiti anche il consumo di salumi, insaccati, cibi sotto sale e conservati.

Cibi da assumere con moderazione (carni grasse, formaggi grassi, pizza e dolciumi in genere, bevande gassate, alcolici e superalcolici).  Oltre a limitare gli alimenti menzionati può essere utile orientarsi verso una modalità di cottura al vapore o ai ferri ed evitare cibi fritti o arrosto.  

Cibi da preferire (frutta e verdura fresche).  Via libera agli agrumi, albicocche, ananas, angurie, banane, fragole, kiwi, meloni, pesche e verdure come asparagi, carciofi, carote, cavoli, cavolfiori, cetrioli, cipolla, finocchi, indivia, lattuga, lenticchie, patate, peperoni, piselli, pomodori, radicchio, sedano. Alcuni sono ricchi di potassio e poveri di sodio, altri hanno proprietà diuretiche senza contare il buon apporto di vitamina C e polifenoli. Via libera al consumo di formaggi freschi, pasta e pane integrale, carni bianche, carni rosse magre e pesce, yogurt magri entro i limiti del proprio fabbisogno calorico.

 

A cura della Dott.ssa Barbara Danielli

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