A SETTEMBRE TUTTI A SCUOLA

News inserita il 19-09-2017 - Ok Siena

Nuovi stimoli per bambini e ragazzi

Settembre è il mese degli inizi e delle novità, ricomincia la scuola e per tanti bambini e ragazzi questo coincide con dei salti importanti. Per molti bambini da 0 a 3 anni vi è l’ingresso all’asilo nido, questa è un’età fondamentale in cui il cervello si sviluppa al massimo e l’ambiente scolastico è molto stimolante per le attività proposte, come il gioco simbolico (far finta di..), le manipolazioni, gli incastri, colorare, arrampicarsi e per i rapporti tra i bambini; è molto importante infatti per ogni bimbo avere contatti con i propri coetanei anche se ancora in questa fase prevale il gioco individuale.

A 3 anni vi è poi  l’ingresso alla scuola dell’infanzia o scuola materna, questo è già un bel cambiamento per i nostri bambini che iniziano ad imparare a stare di più a tavolino, fare attività carta-penna, il gioco diventa più ricco e strutturato, si iniziano ad instaurare le relazioni con i compagni ed entrano in gioco tutte la varie regole che i rapporti con l’altro implicano: il rispetto del turno, delle regole, la condivisione.

A 6 anni c’è poi il vero salto, l’ingresso alla scuola primaria. In questa fase si sviluppano tante altre competenze, ai bimbi viene richiesto un bello sforzo, imparare a leggere, a scrivere, a contare; queste competenze vengono associate all’idea di diventare grandi e rappresentano quindi un evento di fondamentale importanza per bambini e genitori.

Vorrei a questo proposito  ribadire l’importanza del linguaggio come base per l’acquisizione della letto-scrittura: chi entra in prima elementare deve avere un linguaggio ben strutturato e completo, deve saper descrivere fatti e avvenimenti.

Il linguaggio è la funzione che ci permette di comprendere la realtà, di formulare ed esprimere pensieri ed emozioni; è quindi fondamentale che il bambino abbia prima di tutto una buona comprensione dei messaggi verbali e ne abbia anche una buona padronanza; a 6 anni  il linguaggio parlato dovrebbe essere il più possibile simile a quello di un adulto sia per quanto riguarda il lessico, quindi la conoscenza dei vari vocaboli, la complessità delle frasi e sia per quanto riguarda  l’articolazione dei suoni.

Un bambino che commette errori mentre parla li commetterà inevitabilmente anche quando scrive e più passerà il tempo e più le difficoltà, se non trattate, aumenteranno.

Pensiamo inoltre ad un bimbo che deve mettere per iscritto un pensiero, se la difficoltà è alla base, cioè nel momento in cui il pensiero viene formulato nella sua mente, immaginiamoci la fatica che dovrà fare per trasformare quel pensiero in un testo scritto.

Abbiamo già in precedenza parlato di quali dovrebbero essere le tappe di sviluppo del linguaggio e quali i campanelli di allarme ai quali prestare attenzione.

Molti studi ormai rilevano significative percentuali di correlazione tra i Disturbi Specifici di Linguaggio (DSL) e i Disturbi Specifici di Apprendimento (DSAp): circa la metà dei bambini con DSL tenderanno a sviluppare un DSAp nel corso della loro carriera scolastica. La probabilità aumenta se ci sono difficoltà fonologiche (cioè di produzione dei suoni) a 4 anni e ancora di più se il disturbo persiste in età scolastica.

Quindi, genitori, non abbiate timore di portare il vostro bambino dal Logopedista nel caso in cui abbia difficoltà nel linguaggio parlato, prima le difficoltà vengono corrette e minore sarà il rischio di avere problemi nella letto-scrittura.

 

Dott.ssa Logopedista Giulia Cornacchia

Mob. 338/9320373

Riceve: Studi Medici, Viale Vespa 4, Piancastagnaio(SI); Centro Studi Specialistici, P.zza Don Minzoni 8, Montepulciano(SI)

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/giuliacornacchia.logopedista/?ref=aymt_homepage_panel

 

 

 

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