STORIA DEL PALIO: LA CORSA A SORPRESA

News inserita il 06-05-2016 - Palio - Rubrica Storia del Palio

Disputata nel 1909 e nel 1919, fu vinta in entrambe le occasioni dall’Oca.

Oggi ci occupiamo di un particolare tipo di Palio che nella lunga storia della nostra festa è stato disputato solo due volte e che al giorno d’oggi sarebbe certamente impossibile da riproporre: il Palio a sorpresa, detto anche a sorteggio. Il primo Palio a sorpresa fu corso il 17 agosto 1909 e venne organizzato dalla Società Commercianti ed Artigiani. Come dice la parola è la sorte la regina incontrastata di questo Palio.

I capitani, radunati in Comune, si occuparono della scelta dei 10 fantini tra i 19 che si erano iscritti per partecipare poi, alla presenza dell’assessore anziano Prof. Bianchi e dell’assessore supplente Ing. Concialini, si effettuò il sorteggio integrale. In tre urne distinte vennero imbossolate le 17 contrade, i cavalli ed i fantini; inizialmente furono estratte le Contrade partecipanti il cui rappresentante pescò il cavallo ed il fantino. Infine fu sorteggiato l’ordine al canape. I contradaioli furono informati dell’esito del sorteggio attraverso l’esposizione delle bandiere delle Contrade con l’indicazione, attraverso un cartello, del numero del cavallo avuto in sorte, mentre il nome del fantino veniva conosciuto solo al momento dell’uscita dall’Entrone. I cavalli utilizzati furono gli stessi che corsero la sera precedente in quanto ai proprietari fu fatto obbligo di ripresentarli. In quell’occasione la sorte arrise all’Aquila, alla Lupa, ed alla Pantera che si vide assegnataCalabresella, la vincitrice del giorno prima. La Pantera partì davanti ma, con un gran recupero, passò subito in testa l’Oca con la cavalla Farfalla ed il fantino Zaraballe che resistette ad ogni attacco dell’accoppiata panterina, andando a vincere.

Nel 1919 fu ripetuto l’esperimento. Favoriti dal sorteggio furono il Drago con Cispa che montava Stellina e l’Oca con Scodata montata dal Cerpi detto Testina che il giorno prima aveva difeso i colori della Torre. In Salicotto si erano ben organizzati per rendere innocuo il Cerpi qualora la sorte lo avesse mandato in Fontebranda, convincendolo a vendersi e, per sfuggire ad eventuali aggressioni degli ocaioli, avevano sistemato una carrozza al Chiasso Largo per farlo scappare. Ma Testina, forse per motivi di danaro o forse per vendetta, tradì la Torre andando a vincere in scioltezza la carriera conducendo per tutti e tre i giri.

Quello fu l’ultimo Palio a sorteggio della storia che non fu più riproposto in quanto ci si accorse che la magia della sorpresa soccombeva di fronte ai meri interessi economici ed agli accordi tra fantini. Occorre infine ricordare che nel 1913 si sarebbe dovuto disputare un altro Palio a sorpresa ma il rinvio per pioggia al 17 della carriera ordinaria di agosto ne causò l’annullamento.

Davide Donnini - Foto: www.ilpalio.org

 

 

 

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