SIENA SOSTENIBILE INTERVIENE SULLA SITUAZIONE DELLA ROBUR E DELLO STADIO

News inserita il 03-04-2023 - Attualità Siena

Mirko Crezzini e Filippo Ricci: "Il complesso scenario attuale ci dice anche di come non sia più prorogabile la ristrutturazione e l'adeguamento dello stadio"

I risultati sportivi (due vittorie in tre mesi) sono lo specchio fedele di quella che è la situazione societaria. Una lenta deriva verso scenari molto pericolosi che abbiamo già visto e rivisto negli ultimi anni. Se la gran parte delle responsabilità sono evidentemente ascrivibili alla proprietà - affermano Crezzini e Ricci - ci preme evidenziare e sottolineare le colpe di chi questa proprietà l’ha “selezionata” e voluta raccontando che fosse quella giusta per acquistare la Robur. Ammettiamo pure che qualche errore ci possa stare, ma non è accettabile che a distanza di pochi mesi dall’acquisizione dell’attuale proprietà, si manifestino sempre più frequenti situazioni che mettono in dubbio la conclusione della stagione sportiva e l’esistenza stessa della Robur.

La nuova amministrazione, nella infelice ipotesi dell’ennesimo fallimento, si troverebbe nella condizione di dover cercare nuovi imprenditori interessati alle sorti del Siena Calcio e, ci auguriamo, che questa volta non ci sia la necessità di affidare tali delicate scelte a mediatori o advisor locali già noti per i loro fallimenti alle spalle della città e di tutti i tifosi della Robur.

Il complesso scenario attuale ci dice anche di come non sia piu’ prorogabile la ristrutturazione e l'adeguamento dello stadio. Non volendo nemmeno prendere in considerazione gli pseudo-accordi tra l’attuale amministrazione comunale e la società ACR Siena sulle modalità di esecuzione dei lavori, questi ultimi andranno comunque eseguiti, trovando le soluzioni più idonee e probabilmente anche dei finanziamenti pubblici. Lo stadio, di proprietà comunale, rappresenta evidentemente un bene comune e Lega pro o Eccellenza che sia, risulta essere la struttura sportiva più grande e capiente di tutta la provincia. Per questi motivi la cosiddetta “ristrutturazione” andrà portata a termine in tempi non "geologici" e con serietà, sicuramente con modalità molto differenti da quelle che abbiamo già evidenziato come Siena Sostenibile relativamente alla rimozione dei seggiolini della curva Robur che oggi, a distanza di quasi due anni, vede migliaia di ex sedute in plastica danneggiata abbandonate a poche decine di metri dalle mura a ridosso del parco di Viale Mazzini: una vera discarica a cielo aperto oramai parzialmente coperta dalla vegetazione con possibili impatti ambientali.

 

 

 

 

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