SERIE B A 19 SQUADRE, ROBUR: “NON È AFFATTO FINITA, CREDIAMO NEL RIPESCAGGIO”

News inserita il 17-08-2018 - Robur Siena

La società bianconera e il sindaco Luigi De Mossi sono pronti a tutelarsi in ogni sede.

Giornata di conferenza stampa in casa Robur Siena, per fare il punto della situazione dopo la clamorosa decisione della FIGC e della Lega serie B, di formulare i calendari e di ridurre a diciannove il numero delle squadre cadette, senza effettuare ripescaggi e modificando una norma in modo molto discutibile. Presenti in sala stampa la presidente bianconera Anna Durio, il legale Antonio De Rensis, il sindaco Luigi De Mossi e in rappresentanza della squadra il capitano Dario D'Ambrosio. Tutte le componenti si sono dette pronte a perseguire ogni sede per far rispettare le regole e valere le proprie ragioni in maniera sacrosanta, a cominciare dal blocco del campionato di serie B, con la decisione definitiva per i ripescaggi che sarà presa il Venerdì 7 Settembre dal Collegio di Garanzia del Coni.

Luigi De Mossi: “Questa conferenza stampa si è resa necessaria dopo il comportamento della Federazione che non esito a definire inqualificabile, per i modi, i tempi e lo stile con cui tutto è avvenuto.

Non c’è stato il rispetto verso la Robur, verso i propri tifosi e verso una città intera che aveva il diritto di accedere al campionato di serie B. Quando si investono energie, passione e speranze, e tutto questo viene vanificato con tecniche difficilmente definibili come giuridiche, dobbiamo assolutamente essere accanto alla nostra squadra e ai nostri tifosi. Il vulnus provocato attiene alla nostra città, si vince e si perde sul campo, si vince e si perde in maniera leale: non possiamo accettare una decisione di chi tra qualche mese non sarà più al suo posto, che non rispecchia le regole che la Federazione stessa si è data. Credo che le società professionistiche debbano avere una vita propria, con il rispetto e la collaborazione dell’ente pubblico, ma nel momento in cui, avendo fatto tutto quello che era necessario per poter partecipare al campionato superiore, anche sul campo, questi investimenti economici e di passione vengono calpestati dal mancato rispetto delle regole, faremo tutto il possibile sia in termini giuridici che politici per riportare questo sport a rispettare le regole. Ho avuto un colloquio con il sindaco di Terni, e avrò anche altri colloqui in tal senso: abbiamo unità di intenti per riportare il calcio alle regole che si era dato. E’ mia intenzione muovermi, e sue due piani, vedrete nella prossima settimana con quale modalità. Dobbiamo difendere il principio di legalità”.

Anna Durio: “Come ho sempre detto, in tutti gli aspetti quotidiani servono delle regole, e le rispetto sempre. Per cambiare e applicare delle regole bisogna farlo sempre nel rispetto delle regole, sembra uno scioglilingua ma è così. Mi ha fatto male e mi ha dato fastidio sentir dire che tutto questo è stato fatto dalla Lega di Serie B perchè le 19 squadre rimanenti avrebbero più vantaggi economici, quando uno vara una riforma lo deve fare seguendo dei principi, i soldi possono essere solo una conseguenza”.

Dario D’Ambrosio: “Mi rivolgo ai miei colleghi, parlando di dignità e professionalità. La nostra dignità è stata calpestata in questi giorni da alcune persone, e questo non possiamo permetterlo, per gli uomini che siamo e per ciò che facciamo. Le regole si devono cambiare in modo giusto, non ci si può svegliare la mattina e cambiare le regole a proprio piacimento. Ai calciatori viene chiesto sempre di rispettare le regole, ci parlano sempre di fair play e poi vengono calpestati i nostri diritti per il mancato rispetto delle regole. Ci sarà una riunione anche con i capitani di serie B e si prenderà una decisione, le mie sensazioni sono positive, credo che si vada verso uno sciopero collettivo e ben organizzato”.

Antonio De Rensis: “Per me è un onore essere al fianco della presidente e del sindaco di una città nella quale si respira storia, rispetto, dignità ed educazione, principi che ha seguito la società e la stessa città: non abbiamo urlato, non abbiamo fatto proclami e festeggiamenti, ma vogliamo spiegare quello che è successo. Il 3 agosto il signor Fabbricini induce tutte le società ripescabili, con il suo comunicato ufficiale, a partecipare ai ripescaggi, pretendendo entro date certe dettate dalla Federazione, il versamento di centinaia di migliaia di euro a fondo perduto. Dopo una settimana, senza che il signor Balata dicesse qualcosa sul perchè fossero versati quei soldi, il signor Fabbricini, pensando forse di essere un imperatore romano, 5 minuti prima che escano i calendari cambia un articolo della costituzione del calcio. Mi aspetto il 7 settembre, da una persona che è al di sopra delle parti, che si faccia rispettare le regole, oggi siamo in democrazia. Sportivamente parlando hanno bloccato una città, hanno ingessato la campagna abbonamenti, i contatti con gli sponsor, l’attività dei calciatori e il lavoro dei direttori sul mercato: a casa mia questo non vuol dire rispettare le regole e volere il bene del calcio. Se il Siena dovesse essere penalizzato ricordo al signor Fabbricini che esiste il reato d’ufficio di cui lui risponderà, perchè il 3 agosto ha indotto le società a ritenere che i ripescaggi fossero cosa certa. Se qualcuno ha detto a Fabbricini che tutto finirà con un buco nell’acqua, dico che non ne sarei così sicuro di fronte alla magistratura ordinaria. Il 7 settembre parlerà la cassazione del calcio e quindi dal punto di vista sportivo si chiuderà tutto, capendo se ci saranno i ripescaggi e quali saranno eventualmente”.

Damiano Naldi - Foto: robursiena

 

 

 

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