PALIO NOTES: NEL DRAPPELLONE UNA MADONNA POCO MADONNA E POCO ASSUNTA

News inserita il 11-08-2018 - Palio - Rubrica Block Notes

Tante e feroci stroncature alla presentazione del cencio dipinto dal belga Charles Szymkowicz

Vado a memoria ma non ricordo di essermi mai trovato dinanzi ad una serie di stroncature, tante e feroci, come nel caso della presentazione al colto e all'inclita del drappellone dipinto dal belga Charles Szymkowicz. Voglio sgomberare subito il Campo da i “se” e i “ma” e non voglio certo nascondermi dietro il classico dito. Vi dico subito allora che l'opera del maestro belga non mi ha convinto.

Ma da qui a gridare allo scandalo il passo è lungo. E poi si torna a bomba sulla committenza: quando è stato affidato il compito al grande amico di Leo Ferrè il committente sapeva per filo e per segno quali fossero le prerogative del pittore, che fa parte della corrente pittorica definita neoespressionista, che si riconosce in uno stile dove l'energia vive tutt'uno con il segno e dove il ritratto diventa sempre una occasione da cogliere per ottenere un disegno mai banale e sempre caratterizzato da espressioni facciali che non indulgono quasi mai in dolcezza e nelle quali i colori sono parte narrante della figura e dell'espressione.
Insomma siamo alle solite: se viene chiamato un artista di fama internazionale, ma la stessa cosa accade spesso anche con pittori di casa nostra, lo sai in partenza a cosa vai incontro. E allora nessuno può stupirsi più di tanto quando poi ci si trova a misurarsi con pittori che seguono il loro spirito e il loro stile...insomma siamo noi che dobbiamo fare uno sforzo per capirli, perchè sono sicuro che cercano con tutto il loro sapere di dare dare voce ad un “cencio” che sanno che il popolo giudicherà spesso a pelle.
Io sono certo che Szymkowicz ha realizzato il drappellone così come lo ha pensato, cercando – visto che Siena la ama per davvero - di fare un suo personale regalo a Siena e ai Contradaioli. Quasi fosse una sua dichiarazioine d'amore alla nostra Festa. E allora potete dire che la Madonna è poco...Assunta, che ha lineamenti troppo marcati e una fisiognomica strana, ma Lui la Madonna la vede così e così la rappresenta.
Se poi coccola con le sue grandi mani un cavallo bianco, mentre uno nero corre una carriera tutta sua ai piedi di quello che appare – ma non si sa mai – il preferito, c'è poco da discutere perchè il Palio Charles lo vede così.
Ve l'ho detto in apertura del pezzo, io mi aspettavo di più, ma nell'opera ci ritrovo tutta la forza dei suoi cromatismi e l'incisione delle sue pennellate. Mi piacciono poi i precisi elementi architettonici...la Torre e la cupola del Duomo, mentre sul bestiario è oramai un cult affidarsi ai maestri di turno. E questa volta Szymkowicz ha prediletto l'oro sul di un piano tutto rosso scuro.
Poi si è concesso un birignao artistico mettendo la sua faccia sul tondo dell'orologio della Torre del Mangia. E io gliela passo, ma la Madonna l'avrei voluta più Madonna e più Assunta in Cielo.
Anche se non dimentico le digressioni di Vespignani dello stesso Guttuso, di Carmassi e compagnia bella.
E poi anche questo “cencio” è destinato a crescere fra la gente. Figuriamoci fra i popolani della Contrada che lo farà suo!

Roberto Morrocchi

 

 

 

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