PALIO, IL BORSINO DELLE ACCOPPIATE

News inserita il 02-07-2017 - Palio

I giudizi possono essere sovvertiti al fuoco della carriera di stasera

Compito arduo stilare il borsino del Palio alla luce di due sole prove. Per restare in tema di Titoli e di Borsa è un po' come buttare giù un listino senza conoscere l'effettiva consistenza del portafoglio.
Io ci provo lo stesso, ma ci sta che i giudizi possano essere sovvertiti al fuoco della carriera di stasera. Mi ha convinto la tranquillità mista a sicurezza con le quali il Mari ha condotto fra i canapi il suo splendido Smeraldo Nulese, azzeccando poi due mosse convincenti.

Poi lo ha sempre richiamato abbozzando appena un San Martino ed un Casato. Se ho imparato a conoscerlo un pochino in questi anni, direi che Brio punta decisamente al successo, fidandosi appieno del barbero che ha cercato, scartando opzioni, sulla carta, teoricamente più favorevoli. Da qui a dire che vinca il suo terzo Palio per i colori del Castellare ce ne corre, ma vedrete che farà fino in fondo il suo dovere.
Leggermente in ribasso le quotazioni della Giraffa. Niente da dire su come Scompiglio e Sarbana scappano dai canapi, ma il San Martino di ieri sera qualche dubbio lo ha generato. Solo il Bartoletti sa perché e per come, ma Sarbana ha allargato improvvisamente, come se non accettasse al girata. Anche al Casato ha cambiato passo in maniera non del tutto naturale. Insomma la Giraffa resta sugli scudi, ma Sarbana lo sa dove mettere gli zoccoli?
Al Bruschelli babbo sono bastati due giri per chiarire a tutti che lui proverà con coraggio e maestria a vincere il suo quattordicesimo Palio portando in alto i cuori dei Tartuchini. Sì, è nel ristretto novero dei probabili trionfatori.
La Pantera è stata costretta due volte a partire di rincorsa, che nel Palio moderno non è mai un boccone da ghiotti. Ieri sera però Bellocchio ha preso una via interna lanciando il forte Mississippi in una convincente “paliata”. Credo fermamente nei numeri del barbero ma mi pare di capire che anche Enrichetto ci creda.
Sul bello stabile l'Onda. Porto Alabe, al cospetto dei bomboloni scartati alla tratta del 29, riuscì a tenere il passo dei barberi defenestrati per manifesta superiorità. Insomma il Tittia ha fatto una scelta oculata e l'Onda sarà protagonista. Ci scommetto.
Anche il Bruco si è messo comunque in evidenza. Non so se Su Re ha il motore giusto per competere con i più forti, ma il Ricceri sembra crederci. E allora...
A me piace il Solu Tue Due della Selva. E deve piacere per forza e per amore anche ad Andrea Coghe. Il figlio del grande Massimino ha fatto una gavetta lunga quasi dieci anni e ora ha l'occasione per aprire una sua bella vetrina sul Campo. Calma, gesso e coraggio e chissa?!?
Su Torre, Aquila e Leocorno ho capito poco o niente. Querida è bellissima, ma non ho elementi per sapere se sia diventata di botto da Palio. Renalzos non è un fulmine di guerra e la caduta al Casato di Brigante qualche perplessità la solleva.
Meglio del solito Quasimodo alla mano vellutata del Pes. Ma qui sconto un pregiudizio di fondo su questo cavallo che secondo il mio parere non dovrebbe mai stare nel mazzo die “dieci”.
A lui e a Velluto smentirmi. Intanto si guardino dalla Civetta che può fare centro pieno.
Chiudo qui il Borsino, non senza sottolineare di averla scampata bella ieri mattina. Il tentativo di correre alle 13 o giù di lì non aveva alcun senso. Per i tempi e i ritmi della Festa e per le condizioni palesate dalla pista. Ci sta di spostare di mezz'ora o un'ora l'orario della prova, ma inscenare il tira e molla di ieri è grottesco. Se poi ci sono quattro cavalli nuovi...ci sta, ma perché i Capitani hanno preferito correre il rischio del maltempo invece di correre quello di avere un asso nella stalla.
Tutto qui.

Roberto Morrocchi

 

 

 

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