La carriera sul tufo di Adolfo Manzi ripercorsa grazie all'intervista di Michele Fiorini
Tutto si può dire meno che ad Adolfo Manzi, fantino di Piazza negli anni Settanta e Ottanta, mancasse il mestiere. La scuola delle Capannelle lo aveva forgiato fino a diventare uno fra i migliori allievi fantini d’Italia e al momento di affacciarsi sul tufo quel mestiere si era subito rivelato un valore aggiunto: poco più che esordiente, vestendo il giubbetto dell’Aquila e col nome di battesimo Ercolino, il ragazzo nato nella borgata pasoliniana del Pigneto si era lanciato in una folle volata di testa per quasi tre giri, ricevendo da Panezio la ricompensa del successo anche dopo la sfortunata caduta occorsagli all’ultimo San Martino.
Era l’agosto del Settantatre ed a Siena iniziava il viaggio di Adolfo Manzi. Un viaggio meno lungo rispetto a quello di altri suoi colleghi ma comunque intenso, per un fantino che il mestiere, appunto, avrebbe sempre saputo metterlo bene in vista.
Per la Piazza e per il Palio, Adolfo Manzi è stato un “piccolo grande uomo”, titolo azzeccato che Michele Fiorini ha dato all’intervista realizzata assieme al fantino romano per Ricordi di Palio. Puntata che andrà in onda su Canale 3 sabato 7 dicembre alle ore 21.
Matteo Tasso