IL DRAPPELLONE DEL PALIO DI SIENA, ARTE E MAGIA TRA SACRO E PROFANO

News inserita il 17-08-2023 - Palio

Prosegue il dibattito sulla rappresentazione della Madonna nel "Cencio"

A oggi incontriamo ancora grandi difficoltà a definire lo stravolgimento della Madonna dall'iconologia classica ai moderni stilemi che adornano soavemente i futuristici drappelloni.

L'arte ha licenza su tutto ma con dei limiti. Oppure dobbiamo stabilire se non ci interessa più che la figura classica della madre di Gesù possa rappresentare anche qualcosa di religioso.

Essendo essa stessa appartenente alla cristianità cattolica, o al massimo ortodossa, non appartiene a quella categoria di cose che possa essere rappresentata da forme di energia che lavorano su se stesse come alla maniera buddhista, ne può essere induista o musulmana, con tutto il rispetto per le altre religioni.

Se è la Madre di Cristo, visto che noi senesi nel 1300 eravamo il top del mondo come “madonnari”,  dovremmo avere una lunga tradizione a cui ispirarsi e spiegare all'artista “forestiero”, in una totale immersione paliesca, che determinati canoni sono da rispettare pur esprimendosi nella propria arte.

Non va bene, ad esempio, che una nota pittrice inglese ha ritratto se stessa nella blasfemia eretica che rappresentava il suo volto al posto della Madonna. Possiamo capire che non tutti aderiscano alla chiesa di Roma e certe resistenze anglosassoni rimangono storiche ma almeno in questo possiamo dire che loro rispettano la tradizione.

Non va bene, ad esempio, che la Madonna non abbia un volto, perché il cristiano vero accetta di buon grado la libera espressione dell'artista ma vuole i suoi occhi che ti guardano per chiedere tutte le grazie per se stessi o per gli altri e ripone nel suo sguardo tutta la speranza di un miracolo o di una protezione; senza il quale volto, tolto e sottratto all'occhio umano, può credere che in quell'anonimato si annidi l'eterno nemico del "piano di sotto".

Alcuni artisti,  al contrario, nel corso degli anni sono riusciti addirittura a sintetizzarne a livello pittorico l'estatica ascensione, dando prova di essere in piena sintonia con la cristianità cattolica o di essere stati addirittura almeno una volta al catechismo.

Lei, la madre di Cristo, di origine umana ma ascesa al cielo senza la corruzione della carne, e quindi divinizzata, fa rabbia all'antico nemico che, essendo di divina natura, venne condannato all'inferno per un atto di invidia nei confronti di Dio.

Se tutti gli artisti sapessero cosa stanno per andare a dipingere e se tutti i senesi fossero ancora credenti, ci si renderebbe meglio conto dell'importanza delle cose anziché dichiararsi per quello che non si è...

non sarà un Te Deum cantato a squarciagola a perdonare tutte le bestemmie dette in un anno ma per quello rimane sempre la confessione e il perdono che Dio vorrà accordare dopo siffatto sacramento che precede l'eucarestia.

Non sia da evocare una contemporanea inquisizione su tali, moderni, scempi ma sia il buon senso a governare la normalità e la minima cultura richiesta più che millantata a chi deve occuparsi di questioni artistiche.

Non basta evocare il grande nome per darsi una grandezza o rendere lustro alla città ma sia l'arte quella vera che richiami il rispetto del cencio, non possiamo evocare ad esempio uno stilista di note borse, per poi farci dipingere carte geografiche ovunque e giustificare una madonna sostituita da una mappa per poi gridare al modernismo !

Ma allora...il Palio è tradizione o no?

E' paganesimo o cristianità?

E ritualità magica o sacralità?

Con tutte le certezze che sembrano avere gli uomini della politica, maggioranza e opposizione, noi intelligenti preferiamo ancora nutrire tantissimi dubbi!

Ricordiamo anche che da noi le offese religiose sono tollerate...in altri paesi no!

Simone Benvenuti - Foto operaduomo.siena.it/

 

 

 

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