Soddisfazione da parte dell'amministrazione comunale.
L’edizione 2016 doveva rappresentare l’anno della svolta per il Lars Rock Fest e così è stato con due serate che sono andate in crescendo fino all’ultima nota suonata. La quinta edizione del Lars Rock Fest, condotta ancora una volta dal Direttore ArtisticoAlessandro Sanbucari, potrebbe essere, infatti, definita come una nuova genesi di un festival dove tutto ha girato alla perfezione e che per questo può, quindi, guardare a nuovi orizzonti e prospettive. Per due giorni la Città diChiusi è diventata il punto di riferimento per gli amanti di un genere musicale che non solo non tramonta mai, ma che anzi gli anni contribuiscono a renderlo, nonostante le trasformazioni, ancora più vivo e vitale. Il primo e più grande successo è stato decretato proprio dal grande afflusso di persone che, da ogni parte d’Italia, hanno raggiunto la Città di Chiusi ispirate da un programma ricco di grande qualità artistica e da un’organizzazione che ha saputo gestire al meglio ogni aspetto. La collaborazione tra la Fondazione Orizzonti d’Arte, l’Associazione GEC (Gruppo Effetti Collaterali), il Comune e i tanti volontari ha prodotto un risultato che è stato apprezzato in primis dai più giovani, ma anche da persone di ogni fascia d’età . I giardini pubblici di Chiusi Scalo, nuova location di quest’anno, si sono dimostrati non solo all’altezza, ma addirittura naturale palcoscenico grazie al quale tutto ha acquisito maggiore respiro con una migliore accessibilità agli stand, al palco degli artisti nonché al ristorante per la prima volta gestito autonomamente e che ha fatto segnare un altro grande successo del festival.
“E’ stata un’edizione veramente straordinaria – dichiarano il primo cittadino Juri Bettollini e l’assessore Andrea Michelettti – frutto di un grandissimo lavoro di squadra che ha portato il nostro festival a livelli mai raggiunti prima. In particolare hanno fatto piacere i tanti commenti positivi arrivati da persone provenienti da ogni parte d’Italia grazie ad un livello artistico che ha lasciato a bocca aperta. Avevamo detto che dopo cinque anni doveva arrivare una svolta decisa anche per capire come indirizzare gli sforzi dei prossimi anni. La svolta è arrivata con una forza che neanche noi ci aspettavamo e che per questo ci ha fatto pensare che, forse, è arrivato il momento di far crescere il nostro festival anche nella durata e, quindi, aggiungendo uno o più giorni al calendario. Questo e tanti altri aspetti saranno presto analizzati, ma una cosa è già sicura; la grande energia che è stata prodotta con questa edizione del Lars non sarà dissipata, ma al contrario incanalata per porci nuovi obiettivi sempre più ambiziosi e di qualità per la nostra città .”
“Si è conclusa la quinta edizione de Lars Rock Fest – dichiara Silva Pompili presidente Fondazione Orizzonti d’Arte - L'impegno è stato ripagato, un successo sotto tutti i punti di vista. In primis quello della forza della collaborazione che più che mai ha caratterizzato Lars 2016; un grazie innanzitutto a GEC che ha curato in ogni dettaglio gli aspetti organizzativi ed artistici; all'Associazione Chiusi in Vetrina, alla Banca Valdichiana, all'Amministrazione Comunale e a tutti, tantissimi, volontari che in questi giorni si sono impegnati per aiutarci in questo evento.”
“In questa edizione del festival – dichiara Giannetto Marchettini presidente associazione GEC – un elemento importante è stato l’apprezzamento delle persone verso gli eventi che hanno fatto da accompagnamento alla musica sul palco principale sulla quale ovviamente abbiamo puntato in modo importante. In particolare siamo rimasti tutti soddisfatti del -fumettone- che nel corso del festival è stato realizzato da tredici fumettisti che hanno disegnato live durante le serate. Questo insieme agli altri stand ha permesso di far vivere il festival, nel vero senso della parola, a grandi e piccoli e naturalmente far vivere una manifestazione a tutta la popolazione è la nostra più grande soddisfazione.”
Il bilancio della quinta edizione del Lars Rock Fest non può, quindi, che essere molto positivo. Organizzatori e partecipanti sono rimasti soddisfatti sotto ogni punto di vista. La formula del Festival ha funzionato: giardini, ristorante, campeggio, stand e naturalmente un grande livello artistico hanno permesso di fare quel salto di qualità che potrebbe aprire, già dalla prossima edizione, la strada verso una nuova stagione del rock a Chiusi.