Il sindaco Fabrizio Tondi: “Lavorare a questo progetto è stato un modo per sentirsi ancora più responsabili di questa tradizione. E' un risultato prestigioso per la nostra comunità che è sempre più consapevole dell’immenso valore di questa manifestazione”
Oggi, 23 marzo 2022, l’amministrazione comunale di Abbadia San Salvatore ha ufficialmente invitato la domanda che dà il via all‘iter di candidatura per iscrivere la tradizione delle “Fiaccole” nell’elenco rappresentativo del patrimonio immateriale dell’umanità dell’UNESCO.
È stata inoltrata a Parigi la ricca documentazione che racconta e presenta la millenaria tradizione badenga che, oltre alle informazioni basilari, si arricchisce di video, foto, attestati di sostegno a firma di alcune istituzioni quali la Regione Toscana e l’Amministrazione Provinciale e molte lettere spontanee.
“Lavorare a questo progetto – commenta il sindaco di Abbadia San Salvatore, Fabrizio Tondi - è stato un modo per crescere come comunità e sentirsi ancora più responsabili di questa tradizione. Arrivare a presentare le nostre “Fiaccole” all’Unesco è un risultato prestigioso per tutti noi badenghi che siamo sempre più consapevoli dell’immenso valore di questa manifestazione”.
Tra gli attesati di supporto quelli del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il presidente della Provincia Silvio Franceschelli, i consiglieri regionali Anna Paris, Elena Rosignoli e Stefano Scaramelli, il vescovo di Chiusi Montepulciano Pienza Stefano Manetti e l’unione dei Comuni Amiata Grossetana e Amiata Valdorcia.
Tanti i poi i cittadini badenghi e gli amici di Abbadia che hanno firmato la petizione a corredo della domanda.
Ora la parola passa alla commissione dell’UNESCO che entro qualche mese dovrà dare una prima risposta. E in ogni caso il percorso intrapreso ha acceso nuova luce su una delle feste del fuoco più belle, sentite e partecipate della Toscana e dell’Italia.