Un’ora e mezzo di mossa tra nervosismo e colpi proibiti tra fantini. Alla fine vince Porta Fiorentina con Velluto e Qui Pro Quo.
Una mossa estenuante durata circa un’ora e mezzo, tra partenze false, scorrettezze tra fantini, ammonizioni e pesanti richiami del mossiere Masala, ed alla fine, un stupenda corsa conclusasi con la vittoria di Dino Pes e Qui Pro Quo per Porta Fiorentina. Così possiamo sintetizzare il palio di Castiglion Fiorentino disputato ieri che si è confermato come uno dei più caldi e sanguigni paliotti del circuito. La mossa, come detto, si è trasformata in una vera e propria battaglia lunga oltre 90 minuti, durante i quali i sei fantini partecipanti (a Castiglioni corrono 2 fantini e due cavalli per ciascun terziere) non si sono risparmiati colpi più o meni leciti.
Daniele Masala ha chiamato le accoppiate nel seguente ordine: Porta Romana (Andrea Chessa e Tempesta da Clodia), Cassero (Valter Pusceddu e Spartaco da Clodia) Porta Fiorentina (Sebastiano Murtas e Rexy), poi i secondo binomio di Porta Romana (Danilo Todde e Djib), e quelli di Cassero (Adrian Topalli e Red Riu) e di Porta Fiorentina (Dino Pes e Qui Pro Quo). Sin dalle prime battute è apparsa evidente la coalizione di Porta Romana e del Cassero contro Dino Pes e Qui Pro Quo, l’accoppiata data da tutti come la grande favorita della vigilia, con Danilo Todde che ha cominciato la sua marcatura a uomo nel confronti di Velluto, mentre Pusceddu si “prendeva cura” di Murtas.
Il sabato si è invece disputata la terza edizione del Memorial Giuseppe Gentili, riservato ai fantini più giovani ed anche in questo caso la mossa è stata infinita. Al canape si sono presentati Rocco Betti su Uccel di Bosco per Porta Fiorentina, Federico Giobbe su Djib per Porta Romana e Bastiano Sini su Talete Sardo per Cassero. E’ stato proprio quest’ultimo, al termine di una facile corsa di testa e dopo più di un’ora di tentativi di allineamento, a conquistare la vittoria, bissando così il bel successo ottenuto la settimana scorsa in quel di Abbiategrasso. Seconda piazza per Betti, bravo a sorpassare Giobbe all’interno alla prima curva, ma mai in grado di avvicinare il battistrada nei rimanenti giri.
Davide Donnini