Le ragazze e i ragazzi chiusini sulla vetta d’Italia.
La sala “nobile” della Città di Chiusi ha accolto i campioni d’Italia della Palla al Bracciale (versione pillotta), titolo conquistato a Santo Stefano Belbo dai ragazzi e a Firenze dalle ragazze. Lo scudetto, che nella prossima edizione dei campionati nazionali sarà cucito sulle maglie del Comitato della Palla al Bracciale di Chiusi, è stato un traguardo prestigioso che nonostante lo stesso finale vittorioso ha avuto due storie diverse tra ragazzi e ragazze. In campo femminile la squadra chiusina ha giocato da campione in carica e da formazione favorita avendo vinto le ultime due edizioni consecutive (2015 e 2016). Le aspettative non sono state tradite e, nonostante la strenua resistenza e la grinta delle avversarie, Cinzia Santopaolo, Chiara Rapicetta, Giada Carratelli, Chiara Rende, il mandarino Dante della Marta e il capitano Gianni Perugini hanno dimostrato una marcia in più e una determinazione che ha permesso di confermare e difendere il titolo che, quindi, per il terzo anno consecutivo torna ad arricchire la bacheca dei trofei del Comitato delle Contrade. In campo maschile la strada che ha portato alla vittoria è stata completamente differente. I ragazzi (Giacomo Ferretti, Marco Gobbini, Mauro Scattoni, Alex Papi, Gianni Perugini (mandarino) e l’allenatore Massimo Marchettini) hanno dovuto affrontare formazioni sulla carta molto più quotate come i pluricampioni di Treia che negli ultimi anni erano risultati una formazione di atleti imbattibili. Dopo aver rischiato la sconfitta nel primo turno i ragazzi di Chiusi hanno iniziato a prendere confidenza con il gioco, che nelle regole e nello svolgimento è molto diverso da quello praticato a Chiusi, e partita dopo partita hanno sconfitto tutti gli avversari fino ad arrivare a giocarsi e dominare una finale emozionante proprio contro i campioni di Treia che, alla lunga, hanno dovuto cedere alla grinta agonistica dei chiusini.
“A nome di tutta la città– dichiara il sindaco Juri Bettollini – è stato un onore celebrare le ragazze e i ragazzi che hanno tenuto alto il nome di Chiusi fino a raggiungere la vittoria finale e il titolo di campioni nazionali. Tanto in campo femminile che in quello maschile la nostra è, adesso, la città da battere, ma gli avversari si accorgeranno presto quanto dalle nostre parti non ci piaccia la sconfitta. Lo scudetto che i nostri ragazzi si sono cuciti sul petto resterà nella storia di questo sport soprattutto perché ha il sapore dell’impresa considerato che le nostre squadre non si allenano, nella disciplina specifica della competizione nazionale, neanche un giorno all’anno. Complimenti agli atleti e anche al Comitato delle Contrade per aver sempre creduto nella possibilità di raggiungere questo obiettivo. Da Chiusi lanciamo la sfida a tutte le squadre italiane che se vorranno fregiarsi del titolo dovranno riuscire a sconfiggere i nostri campioni, ma questo, conoscendo l’ambizione dei nostri cuori, non sarà affatto facile.”
Nei 5 anni di storia sportiva nella competizione ufficiale del Pallone col Bracciale iniziata nel 2012 la Città di Chiusi è entrata di fatto nella storia di questo sport visto che le squadre di Chiusi hanno conquistato già 4 Scudetti nonchè 2 premi pegaso della Regione Toscana per il Bracciale Femminile. La cerimonia, alla quale ha partecipazione il sindaco, gli assessori, i consiglieri comunali, la dirigenza del Comitato delle Contrade, Don Antonio e Valter Romagnoli in rappresentanza della Federazione Fipap e che ha visto la consegna degli attestati di merito ai neocampioni e campionesse, è stata aperta dalle note dell’Inno di Mameli suonate dal direttore della Filarmonica Città di Chiusi Roberto Fabietti.