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VESCOVADO DI MURLO: SI FARÀ L'INNOVATIVA RESIDENZA PER ANZIANI

News inserita il 15-02-2016

Sarà finanziato dalla Regione Toscana il centro diurno con appartamenti per anziani previsto dal Comune di Murlo, nel centro abitato di Vescovado. Il contributo, pari a 250mila euro, servirà a coprire più o meno la metà degli investimenti necessari per realizzare un progetto innovativo, oltre ad essere quello economicamente rilevante tra quelli finanziati in provincia di Siena.

Sarà la vecchia residenza sanitaria assistita di via Guglielmo Marconi (che è stata anche palazzo comunale) ora chiusa, ad essere ristrutturata per ospitare circa 25 persone per i pasti e un’attività di animazione e socializzazione, oltre a una quindicina che, invece, potranno risiederci stabilmente. Gli anziani potranno beneficiare di un condominio solidale, per favorire la loro autosufficienza. Il progetto, fortemente voluto dal sindaco Fabiola Parenti, intende promuovere iniziative e attività che migliorino la qualità della vita, riducendo il disagio psicologico che viene a generarsi in correlazione alla perdita di un ruolo attivo nella società. “Vogliamo affermare la centralità della persona – osserva il primo cittadino di Murlo – favorire l’autonomia degli individui, rompere la monotonia quotidiana, sviluppare una rete di relazioni con la comunità, ridurrei i rischi di emarginazione fino a rendere i nostri cittadini anziani protagonisti”. In un Comune che invecchia, come gli altri della provincia, il progetto ha una grande valenza. “Specie se – aggiunge il sindaco Parenti – riusciremo a sviluppare iniziative culturali che possano coinvolgere tutta la popolazione, comprese l’educazione permanente come il turismo sociale”.

L’innovazione sta nell’autosufficienza favorita, in un clima di solidarietà che potrà crearsi in una struttura aperta, viva, non più una residenza assistita dove l’anziano resta passivo, in attesa del cibo o delle cure. Il progetto prevede lavori di sistemazione e ristrutturazione interni, gli arredi,  ma soprattutto l’attivazione di associazioni di volontariato che si occuperanno di vigilanza attiva alle persone, dei servizi di trasporto, di interventi in casi di mergenza, oltre a creare la disponibilità di posto per anziani che usufruiscono del servizio residenziale diurno. Le stesse associazioni dovranno occuparsi di animazione, socializzazione, dei progetti da realizzare con le scuole. “Tutto ciò – conclude Fabiola Parenti – dovrebbe servire a creare ricadute economiche e di benessere sociale sul territorio”.

 

 

 

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