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IL CENTROSINISTRA SENESE INTERVIENE SUL PIANO INDUSTRIALE BMPS

News inserita il 04-07-2012

Il Piano Industriale non è tanto una strategia quanto una strada obbligata per uscire dalla crisi e per il rilancio del gruppo, la possibilità di tornare a produrre utili, a guardare con fiducia al futuro di una città che ha la forza morale, culturale per risollevarsi. Occorre al tempo stesso ribadire che il rapporto con il territorio rappresenta per la Banca un valore aggiunto, garantito dall’attenzione continua che hanno e dovranno avere i vertici di Banca Mps.
Il Piano Industriale che punta al rilancio impone dei sacrifici molto duri per i dipendenti. Il centrosinistra esprime sostegno e solidarietà a tutti i dipendenti del gruppo Mps auspicando che il confronto tra l’azienda ed i sindacati possa avvicinare le posizioni e trovare un punto d'incontro, nell’interesse della banca e delle persone coinvolte. Il primario obiettivo di non perdere alcun posto di lavoro deve essere coniugato anche con la garanzia delle tutele già acquisite da trasportare nell’ambito delle operazioni di eventuali trasformazioni societarie che verranno operate. Tutte le azioni di contenimento dei costi dovranno essere ispirate ad equità con un contributo progressivo in base al reddito ed alle responsabilità. Il merito ed il riconoscimento della professionalità dovranno essere al centro della valorizzazione delle risorse umane che rappresentano un grande patrimonio per l’azienda.
I vertici hanno già dato i segnali giusti con la rinuncia agli emolumenti della Presidenza, con la riduzione di spese di rappresentanza e con l’obiettivo di ridurre i consigli di amministrazione ed il numero dei rispettivi componenti.
La politica mentre ha la responsabilità di tutelare l’autonomia della fase gestionale della Banca, deve impegnarsi di più nel far crescere la cultura del confronto e del dialogo in una situazione radicalmente cambiata rispetto al passato, e nel far sentire la vicinanza della città a tutti i dipendenti del gruppo, come a chi oggi ha accettato la difficilissima sfida di guidare la Banca Monte dei Paschi nel momento più difficile della sua storia. In questa fase è proprio l’interesse della città che chiede di superare pregiudizi e contrapposizioni.
Una nuova strategia è necessaria anche per la Fondazione Monte dei Paschi che deve diversificare il patrimonio, garantire gli impegni presi con il Comune di Siena, i Comuni e la provincia, innovare lo Statuto in funzione della sua nuova missione, ridurre ulteriormente i costi a partire dalle indennità. E' urgente la presa d’atto da parte del Presidente della necessità di dare avvio immediato ad un nuovo corso che può essere credibile solo con un suo passo indietro. I gravi risultati negativi dell’ultimo bilancio sia in ordine alla situazione patrimoniale che al conto economico impone una svolta immediata ed una riflessione critica da parte dei membri della Deputazione Generale sulla stessa Presidenza, ai fini della tutela del patrimonio dell'Ente.

PARTITO DEMOCRATICO, SIENA FUTURA, SINISTRA ECOLOGIA LIBERTÀ, RIFORMISTI-PARTITO SOCIALISTA

 

 

 

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