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BLOCK NOTES: MONTE DEI PASCHI, TEMPO SCADUTO?

News inserita il 16-01-2015

Oggi sapremo cosa chiede la BCE e cosa hanno ottenuto Profumo e Viola.

A Francoforte, a parlare con Daniele Nouy, presidente della vigilanza bancaria europea, c'erano Profumo e Viola. Impossibile avere anticipazione sull'esito dell'incontro. Oggi si tiene il CdA della Banca e sarà ai consiglieri del Monte che l'AD e il Presidente sveleranno l'arcano.

Non sono per niente ottimista. Ritengo che gli uomini del Monte abbiano chiesto di rivedere quel dannato floor del 14,3% - un obiettivo che nessuna Banca Italiana ha – che ci costringerebbe ad un aumento di capitale ben più consistente di quello previsto di  2,5 miliardi, a seguito dell'esito dello stress test. Possibile, anche, che, non riuscendo ad ottenere la riduzione di almeno 2 punti della formidabile percentuale di cui sopra, Viola e Profumo abbiano provato a chiedere alla BCE di poter spalmare in tre-quattro anni i provvedimenti pretesi.

Oggi ne sapremo di più...resta comunque l'impressione che la cura potrà debellare la febbre altissima...ma dopo aver ammazzato il cavallo.

La verità è che i parametri imposti alle Banche Italiane sono insostenibili. Si basano su di un Paese, il nostro, considerato, a torto, a pochi passi dalla bancarotta...preso a schiaffi da Società di Rating, senza scrupoli, che guardano solo al nostro debito pubblico, senza nemmeno riflettere che questo è per quasi l'80% nei confronti degli stessi cittadini Italiani, che, a loro volta, detengono quote di risparmio spesso  superiori a quelle dei cittadini dei paesi più ricchi della vecchia Europa e del Mondo.

A me pare impossibile che da parte della Banca d'Italia e soprattutto del Governo non si battano strade diverse per salvare la terza Banca del Paese...insieme a 24.000 posti di lavoro.

Leggo che dietro le quinte si preparano, discrete, ad una fusione con BMPS l'indigena UBI Banca e la "forestiera" Bnp Paribas. Si dice che la Popolare Lombarda, dopo aver rivisto lo Statuto, potrebbe rilevare la rete di Antonveneta, mentre i francesi potrebbero digerire il Monte intero.

Possibile...io continuo a ritenere percorribile la strada indicata dal Governatore della Regione Toscana, Enrico Rossi, verso una nazionalizzazione temporanea della nostra Banca.

In fondo è quello che hanno fatto in Irlanda, in Inghilterra, nei Paesi Bassi...ma anche in Francia, per non parlare del sistema fuori asse delle tante popolari tedesche.

In Italia al sostegno statale è ricorso il Monte pagando interessi da strozzo. Una buona parte di questi sono stati prontamente rimborsati.

A Siena, dopo mesi di silenzio, solo SEL ha provato ad interrogarsi sul futuro del Monte. Il dibattito ha cercato di guardare soprattutto ai provvedimenti da assumere: la nazionalizzazione o il richiamo del miliardo dei Monti bond ancora da restituire sono sembrati, ai più, e anche io fra questi, strade da battere.

Certo si vorrebbe che la Direzione Generale restasse a Siena e si punta a salvaguardare quei posti di lavoro intorno ai quali si svolgono da tre anni a questa parte pericolosi, se non assurdi balletti, con quasi settemila prepensionamenti, con il personale che si è visto ridurre il salario di quasi il 25% a fronte di contratti a tempo principeschi e a premi (...ma premiare chi?) per decine di migliaia di euro ai tanti bravi capi che stanno collezionando da anni perdite clamorose, senza poter dare respiro ad un nuovo e serio progetto per fare...Banca.

Aspettiamo fiduciosi. Oggi sapremo cosa chiede la BCE e cosa hanno ottenuto Profumo e Viola.

Poi toccherà alle forze politiche di tutte le sfumature e tinte...alle Istituzioni...ai Sindacati...ai Lavoratori e ai Cittadini pretendere che qualcuno ci metta la faccia e che nessuno si diverta più a giocare a "tuliscio" o peggio a "guardie e ladri".

Roberto Morrocchi

 

 

 

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