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SCOPRE LA MOGLIE CON UN AMICO E PERDE LA TESTA, ARRESTATO UN TUNISINO

News inserita il 10-07-2015

 
Il 34enne perseguitava da mesi la donna. A maggio era finito in carcere per violenza sessuale.


Non aveva accettato la fine della relazione con la moglie e, per questo motivo, un tunisino di 34, da tempo, la seguiva per vedere chi frequentasse e cosa facesse.
Già nello scorso mese di maggio, l’uomo era finito in carcere  per atti persecutori e violenza sessuale ai danni della donna, che si era rifugiata, seminuda, in un negozio di Colle val d'Elsa nel tentativo di sottrarsi al marito violento. In quella circostanza, l’uomo aveva costretto la donna, dopo averle strappato i vestiti di dosso, a consumare un rapporto sessuale non consenziente e per questo motivo era stato tratto in arresto dai Carabinieri di Colle finendo in carcere a Siena.
L'uomo, scarcerato dopo poche settimane, è tornato a perseguitare la moglie, che nel frattempo lo aveva lasciato andando a vivere a Monteriggioni.
N.M. tunisino, già noto ai Carabinieri perché in passato aveva picchiato la moglie e per reati contro il patrimonio, attorno alle 20:30 circa di ieri, dopo aver pedinato la moglie per tutto il pomeriggio, l’ha vista entrare nella casa di un amico comune nella periferia di Monteriggioni. In quel momento l’uomo ha perso la testa e, dopo aver chiamato un suo amico, B.A., tunisino di 20 anni, pregiudicato per reati minori, ha fatto irruzione nell’appartamento.
N.M., una volta all’interno dell’appartamento, ha iniziato ad offendere la moglie e, quando l’amico comune ha preso le difese della donna, è stato picchiato brutalmente.
L’aggressione è degenerata in una furibonda lotta che ha coinvolto, oltre i due uomini, anche la donna e l’altro tunisino di 20 anni.
Nella lite, N.M. ha recuperato un corpo contundente ( un grosso posacenere in marmo)  ed ha colpito al volto quello che riteneva essere l’amante della moglie.
Colpito con violenza al naso, B.S.M. classe ’84, è rovinato al suolo perdendo i sensi. Visto ciò, i due tunisini, credendo di aver ucciso “l’avversario“, hanno preso il portafoglio dell’uomo ed il cellulare e sono fuggiti a piedi.
La donna, sotto shock, è scesa in strada ed ha cercato aiuto tra i vicini di casa che hanno immediatamente chiamato il 112.
Sul posto sono state fatte convergere le pattuglie della stazione di Monteriggioni ed il Radiomobile di Poggibonsi che dopo alcune ore di ininterrotta ricerche, hanno individuato i due tunisini che si nascondevano nelle campagne tra Monteriggioni e Castellina scalo.
Immediatamente fermati, i due sono stati condotti in caserma precedendo quindi nei loro confronti.
N.M. è stato quindi tratto in arresto per rapina, lesioni personali, ed atti persecutori, venendo sottoposto al regime di detenzione domiciliare.
B.A. invece, è stato deferito in stato di libertà per concorso nella rapina.
La donna è stata dimessa in nottata dall’ospedale di Poggibonsi, mentre B.S.M, con il setto nasale rotto, risulta in osservazione a causa del colpo ricevuto in pieno viso.

 

 

 

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