STORIA DEL PALIO: GLI STRAORDINARI DI APRILE

News inserita il 24-04-2017 - Palio - Rubrica Storia del Palio

In questo mese furono corse almeno 4 carriere, l’ultima nel 1904 (foto).

Oggi andremo ad analizzare le carriere disputate nel mese di aprile. La prima di cui abbiamo notizia certa risale al 1739 e corsa il giorno 2 in occasione della venuta a Siena del Granduca Francesco II. Il prezioso drappellone di 28 braccia di velluto verde messo in palio fu vinto dal Bruco con il fantino Antonio Crognolini detto Pettinaio al suo sesto successo sul Campo.

Il 17 aprile 1791, domenica delle Palme, fu corso uno straordinario in onore del Re di Napoli Ferdinando IV che era giunto in città assieme al neo Granduca toscano Ferdinando III. La carriera fu organizzata in tempi assai ristretti, ma le contrade riuscirono comunque ad organizzare un corteo all’altezza della situazione, sfruttando anche il contributo di 10 scudi elargito loro dalla comunità civica. Solo 6 contrade costruirono un carro trionfale: l’Oca (Venere con il pomo ricevuto da Paride), la Pantera (Bacco trionfante), il Nicchio (Ulisse e le sirene), il Montone (il sacrificio dei tebani a Giove), la Torre (dei mori che cacciavano un elefante) e la Chiocciola che propose un carro con una gigantesca chiocciola. Le altre contrade presentarono una comparsa a piedi. La carriera che seguì il corteo fu poi vinta dal Nicchio con il fantino Luigi Sucini detto Nacche. Nel 1860, l’arrivo in città del Re Gentiluomo Vittorio Emanuele II fu l’occasione idonea per correre un Palio, inizialmente programmato per il 26 ma corso il giorno successivo a causa del maltempo, che condizionò anche tutti gli altri festeggiamenti per la venuta del sovrano tra i quali la grande illuminazione della Piazza. La carriera fu disputata alle 8.30 del mattino per consentire al re, che doveva ripartire in treno alle 10.30, di assistervi. La corsa fu brutta con la caduta di molti fantini a causa della pista in pessime condizioni; uscì alla fine vincitore Giuseppe Buoni detto Bonino che correva per l’Onda e che ricevette il premio di 200 lire offerto dal sovrano al fantino vittorioso. La contrada di Malborghetto fece poi scrivere nel drappellone il seguente ricordo: “il glorioso nostro re Vittorio Emanuele II onorando della sua presenza la città di Siena ­- il municipio lieto di tal fausta circostanza dette lo splendidissimo spettacolo della corsa dei cavalli nella Piazza del Campo – la Contrada dell’Onda capitanata dal Nob. Sig. Gaetano Lodoli ebbe l’onore di riportare la vittoria col fantino Giuseppe Buoni”.
Nel 1904 re Vittorio Emanuele III assistette alla carriera del 17 aprile corsa per celebrare l’apertura della grande mostra dell’antica arte senese. Nell’occasione molte contrade rinnovarono i costumi del corteo, mentre i comune fece aggiungere un ulteriore carro alla passeggiata storica rappresentante l’allegoria del buon governo del Lorenzetti. Il Palio fu vinto dal Leocorno con Primetta e Picino ma sotto questa vittoria si nasconde un retroscena particolare. Un mangino della Chiocciola, non volendo la vittoria dell’Oca, favorita dalla tratta, mise in giro la falsa voce che il re avrebbe omaggiato il fantino vittorioso con ben 2000 lire, una cifra incredibile per l’epoca. Il Meloni abboccò all’inganno e vinse il Palio dominandolo per tutti e tre i giri, ma alla fine ottenne solo la modica cifra a vincere che gli aveva promosso il Leocorno e la semplice ammirazione del sovrano.

Alcuni autori danno inoltre notizia di uno straordinario corso il 27 aprile 1655 per la salita al soglio pontificio di Fabio Chigi (Alessandro VII), ma su questa carriera i pareri non sono unanimi: secondo una fonte “il 25 era tutto  pronto per correre il Palio ma la pioggia costrinse a rimandare l’evento e per consolare il pubblico le due Lupe della fontana gettarono vino”. La carriera fu corsa poi il 27 e vinta dalla Giraffa. Ipotesi questa contestata da altri autori, secondo i quali si tennero altri tipi di festeggiamenti come corse alla lunga o cacce ai tori senza il coinvolgimento diretto delle contrade.

Davide Donnini

Foto: www.ilpalio.org

 

 

 

 

 

 

 

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