STORIA DEL PALIO: 3 LUGLIO 1908

News inserita il 14-06-2016 - Palio - Rubrica Storia del Palio

Quando Zaraballe sparò ai contardaioli.

 

Oggi ripercorreremo le vicende della carriera del 3 luglio 1908 e del suo caotico dopo corsa che vide protagonista il fantino dell’OndaAlduino Emidi detto Zaraballe. A quel Palio che fu corso il 3 a causa del maltempo parteciparono Leocorno, Oca, Onda, Pantera, Lupa, Selva, Tartuca, Giraffa, Nicchio e Bruco. I favori del pronostico arridevano all’Oca che aveva avuto in sorte Stella, alla Selva con Calabresella, al Leocorno con Stornino e all’Onda con Gobba.

L’ordine al canape fu il seguente: Onda, Bruco, Pantera, Nicchio, Selva, Giraffa, Oca, Tartuca, Lupa e Leocorno di rincorsa. La mossa fu rapida e l’Oca conquistò subito la testa seguita dalla Selva e dal Leocorno che però cadde a San Martino, mentre al Casato stessa sorte toccò alla Lupa. LaTartuca ed il Bruco che avevano avuto in sorte cavalli inferiori furono in breve staccati ed addirittura doppiati ma, mentre la Tartuca si fece da parte per non danneggiare le altre contrade,  Popo, fantino del Bruco, cominciò ad ingaggiare un duello a suon di nerbate con Picino che correva nell’Oca allo scopo di impedirne la vittoria. L’azione di Popo non andò a buon fine anzi, finì per ostacolare la Selva che inseguiva, mentre il Meloni trionfò per Fontebranda. Il plateale gesto costò poi a Popo la squalifica a vita dalle carriere.

In nottata gli ondaioli, contrariati dalla prestazione del loro fantino Zaraballe, si recarono sotto le finestre della sua abitazione, che si trovava proprio in Via Duprè, a fare, come dicono le cronache del tempo,“una dimostrazione ostile”(oggi, utilizzando un termine tutto senese, la chiameremo fogata……). Zaraballe provò ad affacciarsi alla finestra per dialogare con i conradaioli ma, per tutta risposta, uno di essi scagliò un sassata all’indirizzo del fantino. Il lanciatore però fallì mira e colpì la moglie dell’Emidi, Ida, che si era affacciata pure lei. Accecato dall’ira, Zaraballe imbracciò allora un fucile e sparò due colpi, il primo in casa, il secondo in aria per scacciare gli ondaioli. Intervenne la forza pubblica che prese Zaraballe conducendolo in questura per essere interrogato. Durante il percorso un ondaiolo si avvicinò al fantino colpendolo con un pugno. Nel frattempo la moglie Ida veniva accompagnata in ospedale per essere medicata. Alduino Emidi passò la nottata in questura per motivi di sicurezza e fu rilasciato solo la mattina seguente.

Davide Donnini

Foto tratta da www.ilpalio.org

 

 

 

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