SANREMO ORIGINE DI TUTTI I MALI O SANREMO TRIONFO DI MUSICA E BELLEZZA?

News inserita il 06-02-2022 - Attualità Siena

In questo Festival ritrovato ha vinto la leggerezza

Sanremo brutto e cattivo, Sanremo origine di tutti i mali, Sanremo trionfo del nazional-popolare con ''addirittura'' la banda che suona l'inno di Mameli...Oppure Sanremo come trionfo di bellezza e valori, come rinascita, manifestazione imperdibile, come 72 anni di storia italiana riassunta in cinque serate?
Forse c'è una via di mezzo tra questi due estremi che sembrano non riconciliarsi da decenni. C'è una via moderata, che racconta la leggerezza della musica, quella che Colapesce e Dimartino sintetizzarono un anno fa nella canzone che divenne il simbolo della 71 esima edizione. Musica leggerissima. Ecco, forse dobbiamo riscoprire questo aspetto: la gioia di ascoltare e guardare, la kermesse che unisce il cantante settantasettenne simbolo di decenni di musica e il diciottenne che sale sul palco per la prima volta con tanta emozione. Forse davvero Sanremo non è il luogo per pontificare, per invitare Saviano simbolo di enorme dolore secolare di un paese che si riprende adesso da un brutto colpo durato due anni. Forse davvero ha ragione la Ferilli con il suo accento volutamente romanesco e un po' burino che però nella sua semplicità ha riportato sul palco il senso di questo festival ritrovato, di un pubblico che applaude e sorride anche se dietro a una mascherina ffp2. Perché dobbiamo forse tutti provare a sorridere dietro le mascherine, almeno quando andiamo a sentire un concerto, uno spettacolo teatrale. Perché ora si può! E Sanremo, la bella città della riviera, ha finalmente riascoltato le persone che applaudono, riportato il ballo in un teatro che solo un anno fa era vuoto e silenzioso nonostante il Festival che scorreva nella Tv e i cantanti sul palco. Un festival triste nel 2021 che per fortuna non si è ripetuto.
Il grandissimo merito di Sanremo edizione 72 è questo, è tornare a ridere per le battute di Fiorello, per la grande capacità di Amadeus di coinvolgere cantanti di ogni tipo, da Morandi a Rettore passando per Achille Lauro e Irama, le Vibrazioni ed Emma. Gusti disparati, voglia di ballare, di stare insieme per uno spettacolo visualmente bellissimo, su un palco straordinario, e circondarsi di personaggi quali Drusilla Foer, Maria Chiara Giannetta, Ornella Muti e lo stesso Fiorello, ma anche di noti sportivi, di attori, di ospiti speciali come Marco Mengoni o i Maneskin, e pur con momenti ritenuti discutibili come il monologo sul razzismo o l'intervento di Saviano, è stato il trionfo della musica per tutti i gusti, dello spettacolo, della molteplicità. Se sono saliti sul palco nomi come la Zanicchi e Ranieri accanto a Elisa e a Mahmood, per fare uno show variato ed allargare al massimo la platea di potenziali spettatori ottenendo risultati di share altissimi, oltre il 60 %, il merito è di nuovo di un ottimo team di autori e del direttore artistico ormai collaudato, Amedeus. E poi età e look più disparati, divertimento per tutti, ovviamente anche polemiche per tutti, prima in ordine di tempo quella su Achille Lauro che mima un battesimo in diretta. Aprendo la prima serata con un momento di blasfemia forse non esattamente casuale. Ma, senza polemiche, Sanremo probabilmente non sarebbe Sanremo. Social scatenati, diretta di televisioni e radio che vanno dalla stessa Rai fino a Radio Canicattì. Coriste belle di ogni taglia e di ogni età, esibizioni di ragazzi mai sentiti con tatuaggi estremi e ragazze con abiti quantomeno discutibili, nude look per donne e uomini, canzoni più o meno belle ovviamente, ma sempre lo scintillio del palcoscenico, un parterre strepitoso, l'eleganza e l'humour di un ottimo entusiasta conduttore.
Su tutto l'emozione e la bellezza di una grande orchestra dal vivo con incredibili capacità, diretta volta per volta da grossi nomi del momento. Ma soprattutto la riscoperta della leggerezza di un'epoca pre-pandemica che ci siamo quasi dimenticati ormai. E la musica dal vivo, un impiego importante per un immenso team di tecnici, musicisti, fonici, per tantissime famiglie che in inverno, da due anni, trovano difficoltà a lavorare. Le note, la creatività, la voglia di sorridere. E poi la spensieratezza di un evento che ha attraversato quasi un secolo di storia italiana. La gioia incredula dei vincenti racchiusa nell'abbraccio di Blanco ai suoi genitori.
Cos'altro vogliamo di più?

Annalisa Coppolaro

 

 

 

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