PALIO, LE PAGELLE DELLA CARRIERA DI PROVENZANO

News inserita il 03-07-2016 - Palio

Voti alti per Bartoletti, Atzeni, Bruschelli e Zedde.

Pagelle del Palio che vedono ovviamente il solito dieci con lode per il vincitore.

Jonatan Bartoletti detto Scompiglio ha fatto tutto benissimo. Facilitato dalla sbadataggine di Turbine che lo ha mollato facilitandone l'uscita dai canapi. Ha seguito come un'ombra con la sua meravigliosa Preziosa Penelope il Nicchio e il Drago e ha piazzato il colpo vincente quando con una progressione prepotente ha messo d'accordo, con uno strepitoso sorpasso tutto all'interno, i due contendenti.

Sì Jonatan è di diritto un Grande del Campo.

A Giuseppe Zedde detto Gingillo regalo un sette. Potevo fermarmi al sei e mezzo, ma visto il recente passato del fantino il voto in più sta a significare che lo Zeddino è uscito definitivamente dal suo personale purgatorio. Ha fatto tante buone cose, anche se forse poteva fare qualcosina di più per guadagnare magari una seconda posizione dopo la mossa, ma ha combattuto alla grande e il suo terzo giro è da incorniciare, grazie anche alla forza di Porto Alabe uscito alla grande, come sempre, dalla stalla di Fontebranda.

Assegno un bel sette più a Luigi Bruschelli detto Trecciolino. Per come si è battuto alla mossa e per come ha insidiato in ogni modo Tittia e Quadrivia. Resto dell'idea che sia ancora un signor fantino e che avrebbe potuto soffiare al Nicchio la prima moneta se non si fosse scatenato al suo interno l'uragano che ha scompaginato tutte le carte. Un uragano di nome Scompiglio.

Voto alto anche per Giovanni Atzeni detto Tittia: sette e mezzo. Ha indovinato una mossa splendida e ha condotto con forza e in testa per oltre due giri e mezzo la carriera. Ha rischiato qualcosa al primo San Martino e ha perso un mezzo tempo di galoppo al terzo. Non poteva niente sull'attacco interno della Lupa e  poco su quello esterno del Drago.

Assegna un sette anche a Valter Pusceddu detto Bighino. Sul vecchietto del lotto, Mocambo, ha colto una bella partenze e si è battuto con coraggio contro "armate" più forti. Credo che non potesse fare di più e allora perchè dargli meno del sette?

Elias Mannucci detto Turbine non va oltre il quattro. Aveva dato l'impressione di poter battagliare alla grande con Scompiglio mettendo i bastoni fra le ruote alla Lupa e invece si è fatto infilare come un tordo senza colpo ferire. E poi è andato a baciare il tufo, impanciato dal Bruco. Una esperienza tutta da dimenticare, ma che rischia di compromettere una carriera che sembrava ben avviata.

Ingiudicabile Enrico Bruschelli detto Belloccchio, anche se la sua mossa non è prontissima. Poi viene travolto dalla caduta della Chiocciola e il suo Palio finisce lì.

Anche la corsa di Alessio Migheli detto Girolamo non lascia tanti appigli per una votazione consapevole. Ma non azzecca una buona partenza e scivola malamente al primo San Martino tenendo una traiettoria bassa. Un Quattro più può andare.

Francesco Caria detto Tremendo ha dormito alla mossa uscendo buon ultimo. Poi ha corso costantemente nelle retrovie. Quattro e mezzo.

Carlo Sanna detto Brigante è stato penalizzato dalla posizione di rincorsa. Poi cercando una impossibile rimonta ha impallinato l'Istrice...restando miracolosamente a cavallo. Credo che un cinque meno meno sia obiettivo.

Roberto Morrocchi

 

 

 

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