MUSEO DEL PALIO DI SIENA...PERCHÉ DIRE "SÌ"

News inserita il 11-03-2016 - Palio

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Prendo spunto dall'articolo di Roberto Morrocchi sul Museo del Palio per esprimere la mia opinione in merito.

Ho 58 anni, sono Senese e Contradaiolo e sono fermamente convinto che a Siena un Museo del Palio manchi… e manca da molti anni! E i motivi validi, anzi validissimi, per fare IL Museo del Palio sono davvero tanti! Secondo me andava fatto prima dei musei di Contrada perché senza l’organizzazione del Comune forse le Contrade non avrebbero mai fatto il Palio (non è vero?).

Comunque i motivi legati al Comune sono piccola cosa…il fatto più importante è che chi viene a Siena non sa cosa sia il Palio, non sa la storia, non sa perché lo facciamo sempre, non sa cosa sono le Contrade, quante sono, come funzionano, i loro colori, non conosce le tradizioni, non sa i tempi del Palio, non conosce i nostri “termini”, non sa quante contrade partecipano la Palio e perché le altre sono escluse, non capisce soprattutto i motivi della nostra passione, non sa cosa vuol dire “la terra in piazza”, l’estrazione, l’assegnazione dei cavalli.

Non sa cosa sono i “palchi o le steccionate, non sa quanti giri fanno le Contrade, il ruolo dei fantini, i loro “intrighi”, i “partiti”...non si rendono conto di niente!!!

Ma noi Senesi, ci rendiamo conto che dopo 300/400 anni di Storia del Palio…un turista viene a Siena, va in Piazza del Campo (e non in Via delle Vergini o in Via Tito Sarrocchi) e non trova NESSUNA NOTIZIA O NESSUNA TESTIMONIANZA DEL PALIO? Ma stiamo scherzando? Ma ci rendiamo conto di quello che manca a Siena?

E’ come chi va a Maranello e vuole vedere la storia delle Ferrari, non ci trovasse niente! Solo 17 musei uno sulle viti, uno sui bulloni, uno sulle carrozzerie...E invece sappiamo che a Maranello c’è il museo della Ferrari, DELLE Ferrari; con tutta la storia, i reperti...tutto!  A Siena invece adesso ci sono solo 17 musei sempre chiusi delle Contrade che sono eccezionali,  ma sono quelli di casa nostra, quelli PER GLI ADDETTI AI LAVORI!!! Cosa capisce un turista in un museo di una Contrada quando vede un drappellone e non sa nemmeno cosa sia, perché lo fanno, come si vince, dove si vince? E poi gli zucchini...noi lo sappiamo a cosa servono, ma un turista che non ha mai visto il Palio e che nessuno gli hai mai detto niente... che ci capisce? Che idea del Palio si è fatta? Di solito dicono che è tutto bello, ma che siamo dei pazzi e basta! Ma certo… perché non ne sanno niente!!!

Poi c’è anche il discorso dei cavalli...fuori Siena (soprattutto nei giovani) che c’è ancora tanta convinzione che a Siena, nel Palio… i cavalli sono mandati al macello…. (non è vero?). Quindi quale sistema migliore quello di dedicare una sezione a cosa ha fatto e sta facendo la città per la salvaguardia dell’incolumità dei cavalli? Chi meglio del Comune può documentare cosa ha fatto l’amministrazione comunale in questi anni? Nei musei delle contrade il turista trova queste risposte? No! Anzi… forse trova gli zoccoli di qualche cavallo morto sul Campo.

Quindi: i Musei delle 17 Contrade sono scrigni preziosi NOSTRI per i Senesi che conoscono, vivono e amano il Palio; sono i “gioielli di casa nostra”, sono i salotti “buoni” di casa nostra. Nei Musei delle Contrade ci devono andare i Senesi e i Contradaioli. Stop. E infatti l’apertura straordinaria dei musei delle Contrade fu un vero flop perché il turista vuole conoscere il Palio e non la singola storia di un singolo rione!

Il Comune, ma soprattutto i SENESI e  la Città tutta ha il dovere di far conoscere la STORIA di Siena, la STORIA DEL PALIO e non solo far vedere (chiedendo il permesso) un Museo con i Drappelloni e gli zucchini…di UNA contrada…..

Non solo ciò è riduttivo, ma credo che sia solo fuorviante perché uno esce dal museo del Montone o della Torre e cosa ha capito del Palio e dei suoi meccanismi? Pensi che uscendo conosca il Palio?....

Altro esempio: ma quando noi senesi si parla con un “non senese” (a chi non è mai successo?) gli racconti quanti drappelloni ha la tua Contrada oppure cerchi di raccontargli DALL’INIZIO “l’anima del Palio’”… perché ci teniamo così tanto….. perché siamo di una contrada invece di un’altra… cosa facciamo fin da bambini… cosa si fa 365 giorni all’anno… come funziona la “comunità” di una Contrada e come ci si rapporta con le altre Consorelle?...Perché lo facciamo sempre….Come funziona il meccanismo organizzativo.. i tempi… i modi… tutte cose che il turista interessato vuol sapere… che domanda e che NON TROVA RISPOSTA NEI MUSEI DI CONTRADA!

Ritornando a Maranello.. la gente vuole vedere l’Ufficio di Enzo Ferrari e vuole vedere e toccare le automobili storiche e non solo il museo del … pistone… o della biella… o della gomma da Formula Uno!.. E’ riduttivo!!

Ma ci rendiamo conto che OGNI GIORNO gruppi di turisti fanno la fila per vedere il Palio (intendo  la corsa) nei due negozietti (uno in Piazza del Campo e uno in via San Pietro) che 24 ore su 24 trasmette le varie Carriere?...

E poi sarebbe una bella immagine per la città, una sicura fonte di introiti economici (magari girati alle Contrade…) e forse l’occasione di far lavorare qualche giovane e meno giovane di Siena.

Secondo me il progetto  sarebbe bellissimo, molto ambizioso… immaginiamoci il Museo del Palio nel Palazzo delle Papesse ristrutturato, oppure in un’ala del Santa Maria...con percorsi multimediali, porzioni di palchi e tufo ricostruiti… E poi i vecchi canapi…il verrocchio… il mortaretto...i materassi… i bandierini di ferro… le antiche insegne … i paramenti dei cavalli… gli oggetti per l’ordine della mossa… Insomma ripercorrere in un’ora la Storia di come è nato il Palio.. con oggetti… testi… foto… documenti…filmati… i nostri canti.. i nostri emblemi.. i nostri colori… la storia di TUTTE le CONTRADEDI TUTTA LA CITTA i loro territori, quante sono, DOVE SONO...Ora queste informazioni in città NON CI SONO!. Non serve andare a vedere UN museo di UNA Contrada perché non si capisce il perché di quel museo perché non sanno A MONTE NEMMENO COSA È UNA CONTRADA!!! E poi... potrebbe essere fatto un percorso del “senese contradaiolo” da quando nasce a quando muore…Insomma le idee per far conoscere l’anima vera del Palio ci sarebbero….e tante! E qui, secondo me, entrerebbero in gioco i Senesi e i Contradaioli di cultura che sicuramente potrebbero apportare tanti idee e tanti consigli da sviluppare.  Sarebbe invece l’occasione per misurarsi… una bella “officina” di cervelli… per tirare fuori le idee migliori e quelle più originali…

Dico la verità: dire no al Museo è molto superficiale… così come è molto demagogico dire che sono soldi buttati via…magari pensando alle buche nelle strade… vero? Io lascerei perdere questo argomento perché di cose buone a Siena (e in generale dappertutto) ne fanno poche ultimamente… e di cose finite male ce ne sono e ce ne saranno tante.

Io spero invece che questa Idea del Museo possa portare degli investimenti di Banche, di privati, di società o di Enti legate al Turismo, all’accoglienza.. alla Cultura… magari facendo intervenire anche Franceschini …il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali … perché no?  La comunità Europea e poi … Il Centro Storico di Siena è anche un Patrimonio dell’UNESCO… o no? Sfruttiamolo!!

Se poi, dietro al no del Museo del Palio, c’è la volontà di non far conoscere la storia e i meccanismi che lo muovono, allora questo è un altro discorso!!...

Allora in questo caso credo che sia meglio chiudere davvero le porte, non divulgare nessuna immagine in Tv e ritornare ai tempi non troppo lontani di Silvio Gigli.. con la telecronaca (registrata) delle carriere.

Anche questa è un soluzione drastica e senza costi!...con i 17 musei (chiusi soprattutto nei giorni del palio…) e senza il Museo del Palio…

Saluto cordialmente e comunque sia ... Siena trionfa sempre Immortale!

Con stima, Riccardo Rosso

 

 

 

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