PALIO DI FUCECCHIO: I PRONOSTICI DELLA VIGILIA

News inserita il 18-05-2024 - Palio

Tutte le chance, contrada per contrada, in vista dell scorsa di domani.

Fare un pronostico, a poco più di 24 ore dalla disputa del palio di Fucecchio, è cosa assai difficile. E’ sì vero che ci sono due contrade che, sia per la forza dell’accoppiata che per la grande fame di vittoria, partono avanti nelle previsioni della vigilia, ma le incognite, quest’anno, sono maggiori rispetto al solito, a partire dal rinnovato fondo della pista, in sabbia del Po che, sebbene assestato rispetto alle corse di primavera, resta pesante e metterà a dura prova la resistenza dei cavalli, soprattutto quelli che si qualificheranno per la finale. Ed il lotto, qualitativo, ma con ben 7 esordienti, non rende semplice il compito di chi deve fare pronostici.

Vediamo, adesso le schede contrada per contrada:

BORGONOVO (Sultano da Clodia e Gavino Sanna): in un lotto così qualitativo, Sultano, di ritorno a distanza di un anno nella stalla di via Leonardo da Vinci, non era considerato tra i primi cavalli, ma l’arrivo del reuccio della Buca Gavino Sanna, che ha preferito Borgonovo ad altre contrade, e la bella prova del giovedì, ha fatto salire le chance biancorossi che, pur non rientrando tra i primi favoriti possono puntare a rivestire il ruolo di guastafeste.

BOTTEGHE (Vittorino e Giosuè Carboni): il feeling tra Botteghe e la tratta continua a non sbocciare e, per l’ennesimo anno, i contradaioli giallo viola sono usciti da Piazza Montanelli a testa bassa.

Eppure Vittorino è un cavallo di grande esperienza sia a Fucecchio che nel resto della provincia e si è rigenerato nell’esperienza in terra sarda. Carboni sembra averci trovato una buona sintonia ma, forse, per interrompere il digiuno che dura dal 1991, servirebbe altro.

CAPPIANO (Zinzula Sedilesa e Valter Pusceddu): la grigia di Vannini era indiscutibilmente la cavalla più ambita dai popoli dopo le super prestazioni nelle corse di primavera, dove ha battuto molti soggetti presenti anche domani. L’accoppiata con Pusceddu, che in questi giorni di prova l’ha risparmiata al massimo, è formidabile; c’è quindi tutto per interrompere la quarantennale sfortuna. Unici dubbi, l’inesperienza di Zinzula in questi contesti e la presenza della rivale.

FERRUZZA (Charly Brown ed Enrico Bruschelli): la nonna del palio (a secco dall’ 81) tutto si augurava fuorché di ritrovarsi la rivale Cappiano grande favorita della vigilia. Sebbene Charly Brown sia un esperto “sabbiarolo” come si dice in gergo ippico, ed un cavallo di fondo, non ha convinto in queste prove, così il palio della contrada bianco - nera, semmai dovesse trovare la rivale per la sua strada, sarà giocoforza in difesa.

MASSARELLA (Cecco Biondo e Stefano Piras): un’accoppiata che nei due giorni di prova è apparsa decisamente cresciuta ed ha attirato le attenzioni degli addetti ai lavori. E se Cecco Biondo non dovesse patire lo scotto dell’esordio, con la sapiente monta di Stefano Piras, perfetto conoscitore delle andature con il suo passato in ippodromo, potrebbe rivestire il ruolo di sorpresa neppure troppo imprevista.

PORTA BERNARDA (Ceccomitocca e Silvano Mulas): il ritorno di Voglia sul luogo del delitto (per la contrada di Via della Concia aveva vinto il suo primo palio importante, nel 2008, ultimo successo bernardino), non era quello che Mulas e la dirigenza sognava: Ceccomitocca non è certamente tra i primi del lotto e, soprattutto, la rivale è tra le grandi favorite. Per Porta Bernarda non è un periodo facile: le eliminazioni in batteria nel 2022 e nel ’23 gridano ancora vendetta ma, probabilmente, quest’anno, il vero successo sarà la sconfitta di Porta Raimonda.

PORTA RAIMONDA (Blue Star e Francesco Caria): dopo Zinzula, Blue Star era il soggetto più atteso e l’accoglienza tributatagli dai Raimondini, non molto avvezzi all’esultanza nelle ultime tratte, è stata significativa. In questi giorni, il cavallo di scuderia Sampieri è apparso molto cresciuto rispetto al buon palio corso 12 mesi fa e la monta di un determinato Caria, forse il primo fantino ad accasarsi nel lungo valzer delle monte di mercoledì notte, fa sognare il popolo gialloblù che vuole in tutti i modi togliere la data del 1999 dalla casella dell’ultima vittoria.

QUERCIOLA (Zenia Zoe e Giuseppe Zedde): un vecchio proverbio dice: tra i due litiganti il terzo gode. E se fosse proprio Querciola a godere domenica sera? Zenia Zoe, abbastanza vivace ieri sera, tanto da essere messa in seconda fila dal mossiere, non avrà la potenza di Zinzula e, forse, di Blue Star, ma ha dalla sua l’esperienza nella Buca, che non è cosa da poco, e la monta di Giuseppe Zedde che non ha esitato un attimo ad accettare le lusinghe della dirigenza arancio verde. Gli ingredienti per mettersi alle spalle le ultime, deludenti, annate senza finale, ci sono tutti.

SAMO (Dyllu e Federico Guglielmi): in pochi in questi giorni hanno nominato, nei loro pronostici, la contrada di capitan Puccinelli. Il debuttante Dyllu non era certamente nelle liste degli esperti, ma il suo inserimento nei 12, visti i buoni risultati alle corse di primavera, non deve sorprende. Per lui è stata scelta la monta di un esordiente in Buca, Federico Guglielmi che dopo l’infortunio subito lo scorso settembre a Castel del Piano torna in un grande palcoscenico per mettere in luce tutte le sue qualità, e lo farà in una contrada che non gli chiederà senz’altro la luna ma una prestazione degna della sua bravura.

SAN PIERINO (Zia Zelinda e Dino Pes): la sorte ha riportato dall’altra parte dell’Arno Zia Zelinda, vincitrice per San Pierino nel palio “notturno” di 2 anni fa e per capitan Arnone non è stato difficile ricostruire l’accoppiata con Dino Pes. Ripetersi non sarà facile, ma la tranquillità della contrada ed la conoscenza reciproca del binomio saranno certamente armi in più da portare al canape domenica sera.

SANT’ANDREA (Vanadio da Clodia e Carlo Sanna): i contradaioli insuesi sono esplosi al momento dell’assegnazione di uno dei più forti anglo arabi di tutti i tempi ma, al contrario delle previsioni iniziali, non è stato Gavino Sanna il fantino scelto, bensì l’omonimo Carlo Sanna. Il binomio resta comunque temibile come dimostra la bruciante uscita di ieri sera e, anche se l’unica prestazione di Vanadio in Buca, nel palio di settembre del 2021 non fu proprio positiva, a Sant’Andrea si sogna, a ragion veduta, lo storico cappotto.

TORRE (Zio Fester ed Antonio Siri): un’accoppiata, forse ingiustamente, poco considerata in questi giorni, quella bianco – azzurra, che ha tutte le carte in regola per far bene. Zio Fester, come dimostra la vittoria di domenica passata a Monteroni, è in gran forma ed Antonio Siri lo sta interpretando in modo eccellente. Massarella qualche pensiero lo potrà dare, ma se Torre dovesse decidere di correre all’attacco, almeno la finale è un obiettivo alla portata.

 

 

 

 

 

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