IL BOBO DELL’OCA SI RACCONTA PER RICORDI DI PALIO

News inserita il 24-01-2020 - Palio

Una videointervista ripercorre gli anni trascorsi dallo storico barbaresco nella stalla di Fontebranda

 

Enrico Brandani

Quando si parla di “vite al servizio di…” si corre il rischio di perdere di originalità, scivolando talvolta nella retorica più trita. Talvolta ma non sempre, e per fortuna viene spontaneo aggiungere, perché quando si accendono i riflettori su (quasi) novant’anni di una storia che è storia personale e contradaiola al tempo stesso, tutto è genuino e nulla è scontato.
È una vita realmente al servizio di Fontebranda quella di Enrico Brandani, anzi del “Bobo” perché a Siena tutti lo conoscono così, e merita ancora una volta un plauso il gruppo Ricordi di Palio per essere riuscito nell’intento di raccogliere e fissare nel tempo un’ennesima testimonianza di popolo, dando voce a chi le storie di Palio (che poi sono le storie di Siena) le ha vissute sulla propria pelle. Senza l’ingombro narrativo dei “si racconta” e dei “si dice”, insomma senza filtri.

Massimilano Senesi, Cecilia Rigacci e Michele Fiorini sono andati a trovare lo storico barbaresco dell’Oca fra le mura di casa sua, con accanto gli affetti di una vita (la moglie Maura), e hanno realizzato “Enrico Brandani, le storie del Bobo”, una lunga e bella chiacchierata nella quale si ripercorrono i tanti anni (dal 1959 al 1988, quasi ininterrottamente) trascorsi dentro la stalla di Fontebranda, le gioie (cinque vittorie) e qualche amarezza legate al responso della Piazza, la frequentazione da vicino di personaggi (il sor Ettore Fontani, su tutti) che hanno alimentato il mito de “l’Infamona”, i legami fraterni che restano dentro anche con chi non c’è più (Elvio Lusini e il “Ciappata”), l’amicizia costruita con chi (Andrea Degortes detto Aceto) il giubbetto di Fontebranda lo ha vestito a lungo e con onore, gli screzi (fanno parte del gioco pure quelli) avvenuti in circostanze invece meno felici per la Contrada.
C’è spazio pure per i ricordi di un Bobo bambino, pardon cittino, nato nel 1932, cresciuto giocando per strada e iniziando ad amare l’Oca nonostante fosse nato in una famiglia per buona parte torraiola. Ci sono i ricordi, tristi, della Guerra e dell’indigenza, ci sono tante altre esperienze di vita vissuta che fanno parte del bagaglio personale di Enrico Brandani e che è bello ascoltare dalla sua viva voce, ma anche scorgere dal continuo illuminarsi dei suoi occhi. Un pezzo di storia per Fontebranda e più in generale per Siena, il Bobo, tornato “giovanotto” per un giorno grazie a chi gli ha permesso di rimettere in fila tutti gli episodi di una vita.
Matteo Tasso

Di seguito il link per accedere alla puntata di Ricordi di Palio:
https://www.ricordidipalio.org/le-storie-del-bobo-enrico-brandani-dall-oca/

 

 

 

 

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