COENEGRACHT REGALA A SIENA UN PALIO POETICO MA GLI APPLAUSI SONO TIEPIDI

News inserita il 11-08-2016 - Palio

Toni soffusi e un mix di arte contemporanea, fiamminga, note quasi barocche e tocchi di neoclassicismo, uno stile ricco ispirato ad atmosfere nordiche e luci trasparenti.

Il drappellone è donna. Ci piacciono i toni soffusi e il mix di arte contemporanea, fiamminga, note quasi barocche e tocchi di neoclassicismo, reminiscenze di artisti fin de siècle quali Dante Gabriel Rossetti e uno stile ricco ispirato ad atmosfere nordiche e luci trasparenti. E' questo in sintesi un Palio ricco di suggestioni forse poco apprezzato dalla gente che l'ha applaudito con tepore, un Palio nato dall'arte di Jean-Claude Coenegracht per ricordare il 70°anniversario del voto alla donne, conferito il 10 marzo 1946.

Anche la scelta dei colori e degli elementi figurativi, dal chiaro e luminoso celeste fino all'oro e alle perle che si ripetono sulla stoffa, rappresentano un linguaggio di particolare sensibilità, forse non del tutto apprezzato dal pubblico dei senesi...
In un momento di violenze ripetute e immotivate verso le donne, in questa epoca contorta e tormentata, un drappellone tutto al femminile di un artista che ammette i suoi orgogliosi legami con la nostra città, una Madonna ''della porta accanto'' con sguardo rassicurante e dolce, apre la composizione che poi scorre verso il fondo dell'opera con un insieme di rose, simbolo femminile per eccellenza, poi sulla parte sottostante cinque figure di donna nelle varie età della vita  con tocchi poetici che ci riportano ai Pre-Raffaeliti e con i simboli delle contrade che corrono questo Palio, tratteggiati anch'essi con la raffinatezza di un tocco delicato e insieme potente e ricco di elementi Art déco e toni soffusi e preziosi. E su tutto la voglia i narrare il mondo femminile con tutta la libertà e poesia che l'artista olandese ha potuto utilizzare nello spazio limitato di un drappellone di seta.
Il Sindaco Valentini, che ha introdotto la presentazione seguito dalla docente di storia dell'arte all'Università Elisabetta Cioni, ha ricordato anche la figura di Ilia Coppi, senese recentemente scomparsa, partigiana e prima donna a sedere nel Parlamento italiano. ''Solo settant’anni fa l’Italia compiva un passo fondamentale sul fronte dell’uguaglianza, il primo indispensabile passo sulla strada per diventare un Paese democratico e moderno. Non tutto in questi sette decenni è filato liscio e a periodi di grande sviluppo si sono succeduti anni di difficoltà e crisi, come quello attuale. Anche sul fronte dei diritti civili molto rimane da fare e non sempre ciò che è sancito sulla Carta poi diventa davvero un diritto concreto. Pensando alle donne italiane sembra sia trascorsa un’intera era, non solo settant’anni; eppure, ancora oggi, guardando al mondo del lavoro ci si rende conto che la parità effettiva deve essere tuttora conquistata. E non c’è solo questo. I terribili crimini contro le donne di cui quasi ogni giorno sono piene le pagine dei giornali, ci raccontano che esistono ancora uomini che si sentono “proprietari” delle proprie compagne o delle proprie figlie. Ed è questa la battaglia più importante che abbiamo davanti, una battaglia di legalità e cultura. La Siena che vogliamo, indipendentemente dalla nazionalità o dalla religione di chi vi abita, deve essere una comunità dove le bambine, le ragazze e le donne hanno i medesimi diritti degli uomini, possono tranquillamente passeggiare da sole o di notte lungo le nostre strade e decidere di interrompere una relazione sentimentale senza temere ritorsioni. Inoltre un pensiero lo voglio rivolgere alle tante donne che svolgono e hanno svolto un ruolo importante nella vita di Contrada, auspicando che sempre di più venga riconosciuta l’essenzialità del loro contributo”. ha detto il sindaco Bruno Valentini nella sua presentazione.   

Annalisa Coppolaro

 

 

 

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