CINQUE DONNE E UN "MADONNONE" NEL DRAPPELLONE DELL'ASSUNTA

News inserita il 10-08-2016 - Palio

Tutto si può dire sul “pallium” ma non che sia un Cencio “ad effetto” che colpisce la nostra fantasia.


Sarebbe una corbelleria discutere sulle capacità, la perizia tecnica e la maestria di Jean-Claude Coenegracht.

Basta guardare con attenzione il cencio, le tonalità e la stesura dei colori, il disegno, ma da qui a parlare di un drappellone del tutto convincente ce ne corre.

La gente Senese è rimasta per qualche secondo fredda, perplessa, anche se poi, come sempre, si è sciolta in un applauso direi di circostanza che non ha raggiunto le vette entusiastiche altre volte registrate nel Cortile del Podestà. E il giudizio dei Contradaioli non può non essere tenuto nella giusta considerazione, anche stilando un commento, a caldo, come il mio.

Tutto si può dire sul “pallium” ma non che sia un Cencio “ad effetto” che colpisce la nostra fantasia.

Siamo di fronte ad un drappellone a sviluppo verticale che si risolve in un “madonnone” che non ha molto a che fare con l'iconografia dell'Assunta.

Discutibile, anche se pregevole e sicuramente originale. Un volto assorto, uno sguardo intenso e un sorriso appena accennato.

Non credo che ci siano tante cose da raccontare, anche se ho apprezzato le parole che Elisabetta Cioni ha regalato all'opera del pittore Belga.

A me hanno colpito, semmai, le cinque donne che stanno sull'ocra del tufo appena sopra il bestiario e gli stemmi rituali.

In fondo il Palio è dedicato a loro e alla ricorrenza dei settanta anni dal suffragio universale. Le donne, per la prima volta nel nostro paese, potevano esprimere il loro voto e diventavano protagoniste a tutti gli effetti della vita politica e democratica della nostra Nazione. Una di loro tiene in mano la scheda elettorale e sulle vesti delle altre campeggia la data del 1946 con la dizione “Il Diritto di voto alle Donne”.

I colori? Un cielo blu notte, un velo celeste ed azzurro, una veste bianca, avvolgono la Madonna. Le donne sono vestite in giallo e su tutto il dipinto volano foglie, verdi e marroni,tante rose e un melograno. Ma non è un Palio liberty e nemmeno un cencio floreale.

Originalissima l'interpretazione della città e della Festa. Intendiamoci di non agevole interpretazione, anche se i protagonisti, appena accennati, ci sono tutti, dal cavallino alla gente in tripudio, con diversi contradaioli che volano oltre il Campo....sulla Torre.

Lo confesso da un artista quale il Coenegracht mi aspettavo qualcosa di più. Soprattutto perchè ci conosce dalla fine degli anni settanta e il Palio lo ama e lo segue.

Ma se l'ha interpretato così, va comunque apprezzato, perchè resto convinto che Lui abbia lavorato con il cervello e con il cuore.

Ci sono diverse cose su questo drappellone con la Madonna fra stelle, rose e foglie che forse vanno più attentamente valorizzate.

Credo che si debba aspettare la prova del Duomo e poi del Campo, per avere un giudizio compiuto su di un'opera che farà comunque discutere.

Roberto Morrocchi

 

 

 

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