BULLISMO, FENOMENO SOCIALE CHE PROVOCA PROFONDE SOFFERENZE

News inserita il 01-12-2021 - Attualità Siena

Le vittime possono e devono chiedere aiuto

 

Forse non è capitato a tutti di essere vittima di bullismo. Ma a qualcuno è capitato, provocando delle sofferenze profonde fisiche e psicologiche. Vediamo nel particolare cosa è il bullismo. Con il termine bullismo si intende definire un comportamento aggressivo ripetitivo nei confronti di chi non è in grado di difendersi. Solitamente i ruoli del bullismo sono ben definiti: c'è il bullo (colui che attua comportamenti violenti psicologimente e fisicamente) e dall'altra parte c'è la vittima (colui che subisce tali atteggiamenti). La sofferenza psicologica e l'esclusione sociale sono sperimentate sovente da bambini che senza sceglierlo si trovano nella situazione della vittima, subendo ripetute umiliazioni da coloro che ricoprono il ruolo di bullo. Le principali azioni del bullo sono quelle di umiliare in tutti i modi possibili il soggetto che si trova vittima di bullismo. Recentemente è stato diffuso uno studio della Federazione Italiana Società di Psicologia (Fisp), in cui viene affrontato il possibile ruolo dello psicologo per quanto riguarda il bullismo a scuola. Secondo indagini Istat sui comportamenti offensivi e violenti tra i giovanissimi, nel 2014, più del 50% degli 11/17enni è stata vittima di un episodio offensivo, irrispettoso e/o violento da parte di coetanei. I comportamenti violenti che caratterizzano il bullismo sono i seguenti:

offese, parolacce e insulti; derisione per l’aspetto fisico o per il modo di parlare; diffamazione;  esclusione per le proprie opinioni; aggressioni fisiche.

Colui che subisce tali aggressioni si trova del tutto indifeso, senza volontà, non è capace di reagire. Poi c'è il cyberbullusimo. E' definito come un atto aggressivo, intenzionale, condotto da un individuo o un gruppo usando varie forme di contatto elettronico, ripetuto nel tempo contro una vittima che non può facilmente difendersi. Esso ha però delle caratteristiche identificative proprie: il bullo può mantenere nella rete l’anonimato, ha un pubblico più vasto, ossia il web, e può controllare le informazioni personali della sua vittima. Insomma il bullismo è una cosa seria e va trattato come tale. Va affrontato a scuola in primis ed in famiglia. Colui che ne è vittima si può sentire isolato e solo, abbandonato. Tuttavia non è così, ci sono delle soluzioni e chi è vittima di bullismo può e deve  chiedere aiuto.

Chiara Lenzini

 

 

 

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