BLOCK NOTES: SIENA, L'ENOTECA CHIUDE E IL MONTE "RIAPRE". SFIDA APERTA

News inserita il 26-10-2017 - Attualità Siena - Rubrica Block Notes

Tempo di importanti riflessioni

“Il Monte festeggia il ritorno a Piazza Affari”, questo il titolo con il quale il Corriere della Sera dà il benvenuto alla Banca Senese alla Borsa di Milano, dopo 10 lunghi mesi di sospensione delle quotazioni MPS, in attesa che fosse definito il salvataggio della Banca più antica del mondo da parte dello Stato Italiano.
In uno scenario di grande volatilità, alla fine della prima seduta di Borsa il titolo MPS si è attestato ad un valore di 4,55 euro, prezzo superiore a quello teorico assegnato di 4,28 euro.
Credo che nel corso della prossima settimana il titolo sarà soggetto a rialzi e sbalzi. Ma quello che davvero conta è che la Banca è salva, che la sede resterà a Siena e che sono assicurati tanti posti di lavoro. Se poi si chiude la prima tornata con il segno più, tanto di guadagnato. E' questa una spinta per il management e per coloro che hanno investito nella Banca.
La sfida è aperta, ma solo quando il Monte si sarà riappropriato di una significativa fetta di mercato e tornerà ad essere visto dai clienti, privati ed imprese, come un credibile intermediario, potremo davvero festeggiare.
Personalmente nutro la massima fiducia in Marco Morelli e nel suo staff, ma dovranno essere le carte a parlare e non le chiacchiere. Che Banca sarà il Monte? Una realtà interregionale, con il baricentro in Toscana o una Banca aperta a tutto il comparto nazionale?
La sfida è anche questa. Basta avere, in merito, le idee chiare e lavorare su di un progetto pilota serio e condiviso anche da tutto il Personale, visto che proprio il Personale si è rivelato nel momento più acuto della crisi un valore aggiunto sul quale poggiare una leva ideale.
Sui media si leggono, come sempre, valutazioni di merito che passano dall'ottimismo a punte preoccupate di pessimismo. Io non seguo il canto delle sirene, ma nemmeno mi fascio la testa quando ascolto la “cassandra” di turno. Guardo al bicchiere Monte e lo vedo – soprattutto se raffrontato ad un recente tragico passato – quasi pieno. E per ora questo mi basta.
Sarà il tempo, come sempre, a decretare le fortune o meno della Banca.
A me basta che non si facciano strani voli e che si torni alla politica della ragione, della fiducia e della prudenza.
Il Monte dei Senesi – sì perchè Senesi erano i dirigenti della crescita, da Cresti, Bianchi, Panzieri e compagnia bella – lavoravano seguendo questi comandamenti.

Non posso chiudere senza rivolgere un mesto pensiero all'Enoteca che chiude definitivamente i battenti.
Tre anni fa, in uno dei miei primi Block Notes, mi ero soffermato sulle vicende della vecchia gloriosa struttura. I bilanci parlavano chiaro e la sua fine, a meno di un deciso colpo di reni, era segnata. Il tempo è passato invano e non è servito nemmeno a mettere al riparo i restanti dipendenti dell'Azienda. Leggo su OKSiena una bella riflessione di Elio Fanali tutta giocata sul rimpianto di quello che poteva essere ma non è stato, e su quello che definirei uno “sfogo” sulle occasioni mancate.
Su tutto si può discutere, ma i fatti sono quelli. Fanali ci dice che con questi numeri di bilancio nessun partito avrebbe fatto meglio del PD. Certo! Ma è giusto dire che l'Enoteca è stata da sempre un feudo della sinistra. Ha avuto Presidenti di sinistra e Consiglieri di sinistra. Mentre in Piazza del Campo i Sindaci erano sempre di sinistra.
Può darsi che le responsabilità siano della città intera, ma chi ha amministrato si faccia carico di un fardello più pesante. E' giusto così.

Roberto Morrocchi

 

 

 

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