BLOCK NOTES: SIENA, DAI TRIBUNALI ALLE RICCHEZZE DEL TURISMO CHE VERRÀ

News inserita il 08-12-2017 - Attualità Siena - Rubrica Block Notes

La città e il suo territorio custodiscono, in parte, quel patrimonio diffuso ancora da valorizzare

Lo confesso: non ho voglia di scrivere un bel niente, nel giorno in cui Mussari, Vigni e Baldassarri vengono assolti dalla Corte di Appello di Firenze, nel quadro del processo Alexandria, dopo che a Siena, in primo grado, erano state comminate pene per 3 anni e 6 mesi di reclusione e 5 anni di interdizione dai pubblici uffici per i tre ex vertici del Monte.
Troppe volte mi hanno fischiato negli orecchi che “...le sentenze si accettano e non si discutono”, ma i casi che riguardano Siena, il Monte, la sua Università e le le sue Contrade, rischiano di farmi passare in tutta fretta fra le file di quei populisti che non ne possano più. Che ne hanno piene le scatole di Giudici e Corti e che avrebbero tanta voglia di farsi giustizia con le proprie mani.
Ma per non lasciare bianco il Block Notes comincio a battere sulla tastiera cercando un tema che mi porta, per una volta, più in alto.
Proprio ieri sul Corriere della Sera è uscito un articolo di Paolo di Stefano che ci racconta che i turisti della cultura, soprattutto gli Statunitensi, mettono al primissimo posto il nostro Paese, l'Italia, fra le mete da raggiungere. Sono 11 milioni ogni anno – dato in costante crescita- i viaggiatori che scelgono, senza se e senza ma, il nostro patrimonio culturale diffuso, oltre ai gioielli periferici ancora da valorizzare.
Altro che petrolio! Se l'Italia, e perché no?, le diverse Regioni, la Toscana, e le città, Firenze in testa, con a ruota Siena, Lucca, Pisa...si mettono a lavorare ventre a terra, con nuove progettualità e itinerari ancora da valorizzare, i benefici e i ritorni anche in sede economica potrebbero farci spuntare qualche prezioso punto di PIL.
C'è uno studio che viene dalla California, redatto da Valeria Rumori, direttrice dell'Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles, che ci dice che i voli in arrivo dall'America sono aumentati del 20% in un anno; che l'Italia è il Paese più fotografato al mondo: anche Instagram conferma che'hashtag #Italy non ha rivali.
Fra i luoghi più immortalati al mondo, Roma è al secondo dopo New York, con Firenze che si piazza sorprendentemente all'ottavo posto.
Insomma il Belpaese è la meta più “sognata” dagli stranieri. Alla domanda “Dove andresti in vacanza se vincessi un viaggio?” il 37% degli intervistati indica l'Italia, e a seguire USA e Australia con il 32 e 31%.
Sembra di essere tornati all'epoca felice del Grand Tour, quando l'aristocrazia europea varcava le Alpi per godersi le nostre ricchezze e meraviglie artistiche e naturali. Ma capite che i numeri sono infinitamente più grandi!
Siamo l'attrazione turistica senza pari, benchè ogni giorno ci si metta d'impegno per distruggere la nostra immagine umanistica di civiltà e di cultura (...basti pensare a corruzione, malavita e instabilità). Nei prossimi anni il turismo è destinato a crescere e a tassi percentuali elevati.
Non possiamo e non dobbiamo farci cogliere di sorpresa. Siena e il suo territorio custodiscono, in parte, quel patrimonio diffuso ancora da valorizzare. Luoghi, percorsi e siti “periferici”, insomma gioielli, che gli Statunitensi, ma più in generale i “viaggiatori” del mondo vogliono, fortissimamente vogliono, conoscere e toccare con mano. Sognare a loro non basta più!
E per una volta me ne frego, da buon populista, di sentenze, Corti e Giudici.

Roberto Morrocchi

 

 

 

Galleria Fotografica

Web tv