BLOCK NOTES: PROCESSO AL PALIO, UNA PATATA BOLLENTE

News inserita il 09-06-2017 - Palio - Rubrica Block Notes

Seguire con attenzione ed interesse lo snodarsi del procedimento

Tre fantini del Palio e un veterinario, indagati. I capi d'accusa si riassumono in maltrattamenti di animali, falsità materiali, doping ed esercizio abusivo della professione.

Presso il Tribunale della nostra città, ieri, si sono mossi i primi passi di un procedimento di cui nessuno,al momento, può nemmeno lontanamente immaginare l'esito.

La LAV, che si sente parte offesa, chiede sic e simpliciter di annullare il Palio, per poi, presumo, di annullare anche quello di agosto e farla finita una volta per tutte con questa Festa, a loro dire, anacronistica e inutilmente violenta.

Roba da matti. Roba che non meriterebbe nemmeno un commento.

I paragoni sono inutili, ma sarebbe come se dopo aver dimostrato che un calciatore è risultato dopato ad uno dei tanti controlli previsti, si dovesse annullare il Campionato. O magari le Olimpiadi, visto  che di atleti “gonfiati” sono ricche le cronache.

Non so come risponderà – se risponderà – il Sindaco, colui cioè che ha in mano la macchina organizzativa e amministrativa della Festa, ma spero che lo faccia con assoluta fermezza.

Pare che stia vagliando l'ipotesi di costituirsi “parte civile”, suscitando in città diverse perplessità.

C'è, però, da seguire con attenzione ed interesse lo snodarsi del procedimento per capire fino a che punto si muove un certo sottobosco paliesco, per capirne i risvolti e, una volta acclarate le responsabilità delle persone coinvolte, assumere i provvedimenti necessari affinchè possibili “infiltrazioni” vengano prontamente debellate. Insomma meglio vaccinarsi che rischiare una qualche influenza perniciosa.

Personalmente resto dell'avviso che da tempo, a Siena si stia facendo tutto e di più per tutelare la salute del cavallo da Palio. Ma se dovessero emergere  responsabilità altrui dovremmo noi per primi farne tesoro per tutelare, oltre a cavalli ed uomini, la nostra storia e i nostri valori.

Se la LAV tenterà di costituirsi, lei per prima, parte civile, toccherà proprio a Valentini valutare se convenga lasciare il campo aperto agli animalisti o tentare la stessa via. In fondo a rimetterci, per certi comportamenti che, se provati, puzzano di frode, sarebbero proprio il Palio e la nostra passione.

Insomma una patata bollente che nessuno vorrebbe raccogliere.

Tutto qui. Di LAV e delle sue speciose, strumentali e ricorrenti richieste ne ho piene le tasche.

Mi scuso, anzi, per aver commentato una loro improvvida entrata a gamba tesa.

Ma fare finta di niente a volte non conviene. Difficile lavarsene le mani. Gli offesi siamo proprio noi. Offesi anche dalle accuse della LAV e dalla loro pretesa di lasciarci senza Palio, come in tempo di guerra...

Roberto Morrocchi

 

 

 

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