BLOCK NOTES: PALAZZO DELLA PROVINCIA IN VIALE SARDEGNA, CATTEDRALE NEL DESERTO

News inserita il 20-09-2018 - Attualità Siena - Rubrica Block Notes

Intanto si sta entrando a gonfie vele in clima Palio

Si sta entrando a gonfie vele in clima Palio: l'ex Sindaco Piccini scrive che si tratta di uno “Straordinario” figlio del Populismo. Nella dotta disquisizione di Piccini ci sono cose che mi convincono, anche se il passaggio sui giovani e la loro voglia di fare “senza se e senza ma” andrebbe forse approfondito un attimo, per non passare, noi degli “anta” da vecchi arnesi pronti a lodare solo i tempi andati sull'onda a volte del “si stava meglio quando si stava peggio”, che saprebbe davvero, questo sì, di smaccato populismo.
Da notare, inoltre, che ci sono da più parti svariati tentativi messi in atto da sociologi, storici e giornalisti interessati, per sdoganare, magari dopo aver aver provato a convincerci che destra e sinistra sono anticaglie e stereotipi del passato, rafforzando il concetto, per quanto riguarda la destra, che i fascismi sono retaggio di un tempo morto e sepolto, proprio la parola “populismo” con il significato deteriore che per me, per esempio, si porta invece indissolubilmente dietro, anche se il nostro Primo Ministro Conte si dice orgoglioso di essere definito tale. Un “Populista”. E se lo dice Lui?!? Palio Populista o meno, questo Straordinario delle foglie morte s'ha da fare e si farà.
Il Masgalano, visto che a far pendere il piatto della bilancia verso il Sì, sarebbero stati, appunto, i giovani, viene offerto dal Coordinamento dei Gruppi Piccoli e Giovani delle 17 Contrade. Tocca a all'artista Senese e Giraffina Sara Cafarelli, oramai sempre più di stanza negli Stati Uniti, la costruzione e definizione dell'ambito premio.
Il drappellone, invece, viene affidato, ad un noto pittore torinese, Gian Marco Montesano, che con la guerra mondiale, la prima e la seconda, lo stile neoclassico e le bellezze dei telefoni bianchi, e l'arte di stampo nazista e fascista, ovviamente rivista e rielaborata, si è costruito negli anni una solida e meritata fama. L'artista predilige i toni del bianco del nero e del grigio. Sono curioso di vedere come sprigionerà la sua vena sul cencio, dopo il coloratissimo e discusso Palio d'agosto.

Cambio registro. Leggo finalmente che la nostra mini cattedrale del deserto di fianco allo scalo ferroviario in viale Sardegna troverà una sua destinazione. L'ampio edificio con annessi e connessi, piazzali e posteggi, era stato progettato e voluto perchè divenisse la sede della nostra Provincia, proprio quando le Province venivano smantellate. Il rischio che restasse una struttura vuota ed emblema di una spesa inutile c'era, eccome. Ora pare che lì si allargherà l'Università per Stranieri alla quale si è ristretta addosso l'attuale sede di Piazza Rosselli. Anche l'Università degli Studi di Siena è alla ricerca di nuovi spazi e la stessa Provincia, miracolosamente resuscitata come le altre consorelle nel territorio Italico, potrebbe trovare negli ampi saloni di Viale Sardegna una giusta collocazione.
L'idea mi piace e conto di seguire con attenzione gli sviluppi del caso. Passare di lì e vedere una struttura chiusa e silente a testimonianza di un possibile ed inutile sperpero di denaro pubblico mi faceva star male. Ben vengano alla luce, allora, progetti seri che diano un senso compiuto alla ardita costruzione. Se poi le due Università trovano spazi vicini e possibili collaborazioni sul piano culturale e scientifico, tanto di guadagnato!

Roberto Morrocchi

 

 

 

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